Un ben ritrovati amici lettori. E’ trascorso il weekend, il secondo di Luglio. Il secondo segnato dall’egemonia anticiclonica e dopo le sofferenze patite la scorsa settimana – interrotte localmente per qualche giorno da correnti un pochino più fresche venute dall’Europa orientale – abbiam ripreso a sentire il disagio. Quel disagio causato non tanto dalle elevate temperature, quanto dagli alti tassi di umidità relativa. Saprete che stiamo parlando d’afa, quella che acuisce la sensazione di caldo, che ci fa percepire 40 gradi piuttosto che i 35 segnati dal termometro. Nelle città, le più grandi, ma anche nelle zone più interne e le pianure lontane dal mare. Queste le zone che più soffrono la presenza dell’elevata umidità. Perché qui, tra l’altro, non ci sono le brezze, quei venti che nelle coste vengono da un mare più fresco e che rendono la calura meno insopportabile.
Quella trascorsa è stata una settimana di caldo, non c’è dubbio. Ma nulla a confronto con quanto avvenuto ad esempio in Spagna. Ma anche in Francia, e in Germania. I cugini Iberici hanno dovuto far fronte a valori talvolta superiori ai 40 gradi. Anche ieri città come Cordoba o Siviglia hanno varcato di qualche decimo la fatidica soglia. Temperature che è più facile osservare nel Nord Africa, perché l’Alta Pressione arriva da là. E non dall’Atlantico. Fosse stata quella delle Azzorre non saremmo stati qui a discutere di un’ondata di calore di simile portata. Poi è anche vero che non su tutta la Spagna si sono raggiunti valori così estremi. Nel Nord, l’area che si affaccia sull’Atlantico, sono transitati dei sistemi perturbati oceanici, che hanno favorito un calo termico ma anche dei temporali.
Temporali che nella notte hanno interessato con forza alcuni settori francesi e il servizio meteo nazionale ha emanato un’allerta anche per oggi. Non solo, nottata temporalesca anche in Lombardia, ove localmente gli accumuli hanno raggiunto i 100 mm. Altri temporali si sono sviluppati tra l’Alessandrino e la Liguria centro occidentale.
Come potrete notare dall’immagine satellitare – opportunamente rielaborata – vi sono ammassi nuvolosi chiaramente temporaleschi, dettati dalle masse d’aria umida a loro volta associate a una vasta area di Bassa Pressione che gravita tra l’Islanda e le Isole Britanniche. Parte di quest’umido riesce a giungere sino alle porte della nostra Penisola ed insinuandosi alle alte quote atmosferiche, riesce a creare i presupposti necessari per la formazione dei temporali.
Ieri ve ne sono stati diversi al Nordovest e in genere lungo le Alpi. Oggi la situazione pare destinata, se così si può dire, a peggiorare ulteriormente. Già ora, da poco passata l’alba, noterete la presenza di due ammassi nuvolosi, il più vivace dei quali è ubicato in Lombardia. Gli aggiornamenti modellistica vengono in nostro soccorso e ci dicono che già al mattino è assai probabile che si possano originare vari episodi instabili. Probabilmente proprio sul territorio lombardo, ma non solo. Anche nell’entroterra ligure e poi in Piemonte. Nel corso del pomeriggio l’attività temporalesca si concentrerà essenzialmente sui rilievi, quindi su Alpi, Prealpi ma anche Appennino Settentrionale.
Non solo. L’instabilità dovrebbe propagarsi anche al settore centrale dell’Appennino, con temporali più vivaci tra Umbria, bassa Toscana e alto Lazio. Si prevedono degli sconfinamenti verso le zone più interne di Marche, Abruzzo e Molise. Qualche episodio potrebbe estendersi sin sul nord della Campania ed interessare anche i rilievi della Sardegna Centro Settentrionale. Ovviamente la sera porterà un netto miglioramento, col riapparire delle schiarite. Forse qualche precipitazione potrebbe attardarsi su Alto Piemonte e Alta Lombardia. Staremo a vedere.
Per concludere, le temperature. Ieri i valori più elevati sono stati registrati tra Toscana e Lazio, con le stazioni di Firenze e Roma che hanno raggiunto rispettivamente i 36 e i 38 gradi. Caldo anche a Bolzano, ma non è che sul resto d’Italia sia andata meglio. Laddove il termometro ha viaggiato più basso, v’è stata comunque un’alta umidità. Oggi non si avranno grosse variazioni. Al più potrà esservi un aumento in Sardegna e nel versante occidentale isolano è probabile che possano essere raggiunti i 37 gradi. Valori simili anche nella piana emiliano-romagnola, sulla bassa Lombardia e nel basso Veneto. E poi in Puglia e ancora nelle aree interne o pianeggianti del medio alto versante tirrenico. Insomma, anche oggi il caldo non mancherà certo. E nei prossimi giorni, probabilmente, s’accrescerà ulteriormente.