ESTATE ALTALENANTE Più ombre che luci fino alla prima decade di agosto: quasi tutta la stagione ha visto prevalere periodi di fresco ed instabilità, con una crisi davvero acuta nella seconda parte di luglio, quando in teoria l’Estate dovrebbe toccare il suo punto di massimo splendore. Quando ormai sembrava moribonda, l’Estate è invece rinata: tutto è iniziato da Ferragosto, ma il caldo ha messo davvero il turbo a partire dallo scorso week-end, quando il promontorio anticiclonico ha assunto connotati pesantemente africani, complice la discesa di una saccatura atlantica poco al largo della Penisola Iberica.
Ma vediamo quali sono state le cause di questa notevole inversione di rotta, che ha permesso l’ondata di caldo più forte proprio a fine stagione: nelle ultime settimane si è più volte provato ad analizzare le cause di una stagione che era risultata insolitamente fresca ed instabile, con la frequente assenza di anticicloni a protezione del Mediterraneo. Tutti gli attori climatici a livello globale hanno un peso anche a notevole distanza: quindi vari fattori hanno concorso ad una stagione con molti capricci, anzitutto le anomalie termiche oceaniche e la debolezza del monsone indiano.
Le stesse anomalie termiche sul Mediterraneo (dominavano in prevalenza valori sottomedia fino ad appena 15-20 giorni fa), per quanto non così importanti come il Vicino Atlantico, potrebbero aver giocato un ruolo nel catturare le onde instabili atlantiche, che solitamente viaggiano a latitudini più alte. Un altro fattore di sicuro determinante, che ha di fatto favorito l’espansione dell’anticiclone africano alle nostre latitudini, è la linea di convergenza intertropicale, che rappresenta il limite entro cui giunge l’instabilità equatoriale. Ebbene, nella seconda decade d’agosto questa fascia di convergenza si è spinta nettamente verso nord sul lato occidentale africano, arrivando sui livelli massimi stagionali (oltre 20° di latitudine) anche in riferimento all’entità dell’anomalia positiva.