Le alte temperature degli ultimi giorni, almeno su alcune regioni d’Italia, hanno permesso di godere appieno dei “saldi” di fine stagione. Diciamocela tutta: il forno africano, autentico spauracchio dell’ultimo decennio, s’è visto raramente. Chi sta al Sud obbietterà che il caldo s’è fatto sentire eccome, ma evidentemente la memoria meteorologica è breve e tende a cancellare i ricordi di annate trascorse. Il caldo estivo, alle nostre latitudini, è assolutamente normale.
Ora si guarda ai prossimi giorni e l’analisi in oggetto è volta ad evidenziare il progressivo calo termico che interverrà strada facendo. La flessione inizierà domani, lo si evince dalla mappa del nostro modello ad alta risoluzione. Nello specifico abbiamo la variazione termica nell’arco delle 36 ore e possiamo facilmente individuare i cali delle massime dalle aree peninsulari e insulari colorate in blu.
Diminuzione che coinvolgerà il Sud tutto – salvo le coste campane e quelle tirreniche calabre – la Sardegna orientale, Lazio, parte della Toscana, Liguria e coste del medio versante Adriatico. I cali più marcati coinvolgeranno la Sicilia, con punte anche di 4°C. Per quel che concerne il Nord, salvo appunto la Liguria, sono previsti aumenti diffusi nell’ordine dei 2°C. Aumenti che si scorgono anche su Marche, parte della Toscana, zone interne abruzzesi, in Umbria e nel settore ovest della Sardegna.