Forti venti occidentali hanno investito nel giorno di Natale le isole Svalbard e l’isola Bjornoya (Isola degli Orsi), situata poco più a sud dell’arcipelago dell’Artico norevgese. La bufera è stata dovuta alla presenza di una profondissima depressione che alle 12 GMT era centrata a nordest delle Svalbard, con un minimo di circa 960 hpa. Le raffiche hanno raggiunto i 122 km/h a Ny Alesund, 112 a Hornsund, 104 a Hopen, 97 a Bjornoya, accompagnate da neve a tratti fitta e temperature ampiamente sotto lo 0°C. Il vento forte ha interessato anche l’estremo nord della Norvegia, con raffiche fino a 130 km/h a Svinoy Fyr, 112 a Ona Ii, 101 a Sletnes Fyr e Sklinna Fyr.
Gran gelo nella Turchia orientale, dove il giorno di Natale Erzurum e Kars, entrambe a oltre 1700 metri di quota, hanno raggiunto i -23,7°C. Notevoli anche i -12,3°C a Van e i -5,7°C a Diyarbakir. Le medie delle minime di dicembre di Erzurum, Van e Diyarbakir sono -7,7°, -4,6° e +0,8°C.
Ha fatto più freddo di quanto già non ne faccia normalmente in dicembre in parte della Russia nordoccidentale. Presso gli Urali settentrionali, la massima di lunedì è stata -35,0°C, seguita da una minima, martedì mattina, di -41,0°C a Sosva, a 63,4°N. Questi valori sono stati 16°/17°C inferiori alle medie del periodo.
Martedì 25 dicembre Summit, la stazione di ricerca a 3202 metri sulla calotta glaciale della Groenlandia, è scesa fino a -54,5°C, con un windchill di -73°C, superando il già gelido -53,7°C registrato lunedì. Summit, nella classifica delle località più fredde, ha sconfitto anche, nel giorno di Natale, Ojmjakon, il villaggio siberiano conosciuto come “polo del freddo”, dove la minima è stata -52,7°C.
Gran caldo su Perth, quarta città dell’Australia, martedì. La temperatura è salita fino a 40,7°C il giorno di Natale, facendo così del Natale 2007 il secondo più caldo dal 1915. La media delle massime del 25 dicembre è 30°C, nella metropoli dell’Australia Occidentale, normalmente rinfrescata dalle brezze marine. La situazione barica in questo Natale ha invece favorito l’insorgenza di venti caldi e secchi da nord, cioè dagli infuocati deserti dell’entroterra, non a caso l’umidità è scesa fino al 4%. Il caldo e il vento hanno alimentato almeno tre incendi nel “bush” a breve distanza dalla città.
Dall’altra parte dell’Australia, nel sudorientale stato di Victoria, il Natale è stata una fredda giornata estiva a Melbourne, con estremi termici, all’aeroporto, 9,1°/17,6°C, contro le medie del periodo di 13,7° e 24,1°C.
Piogge torrenziali hanno inondato parte del Costa Rica orientale nello scorso weekend e a inizio settimana. A Puerto Limon, 160 mm sono caduti in 26 ore, tra lunedì mattina e martedì mattina. 94 mm erano già caduti, nella stessa città, tra sabato mattina e domenica mattina.