Una forte tempesta di neve ha colpito la regione di Kolyma, nell’estremo oriente della Russia. La tempesta ha infuriato per due giorni (martedì 27 e mercoledì 28 settembre) e ha sconvolto la vita delle persone. Il traffico è stato reso difficile per le strade innevate e ghiacciate, migliaia di case sono rimaste senza elettricità. L’aeroporto di Sokol, presso Magadan, è stato chiuso per diverse ore. Il forte vento ha soffiato fino a 110 chilometri orari nella regione, la temperatura è rimasta negativa anche nei valori massimi. A Magadan, si sono accumulati 23 cm di neve al suolo.
Il bilancio del passaggio di Nesat sulle Filippine è salito a 33 morti (decine i dispersi). L’arcipelago è adesso sotto la minaccia di un nuovo tifone, denominato Nalgae. Alle 12 GMT di giovedì 29 settembre, Nalgae era un “categoria 1”, accompagnata da venti sostenuti fino a 130 km/h, centrato a 17,8°N 131,7°E. Il tifone era in movimento verso ovest, nei prossimi giorni dovrebbe mantenere la stessa traiettoria, rinforzando. Attualmente, è previsto che Nalgae diventi un “categoria 3” intorno alle 0 GMT di sabato 1 ottobre, per impattare poche ore dopo sulle coste nordorientali dell’isola Luzon.
Nesat, dopo aver colpito le Filippine, ha attraversato il Mar Cinese Meridionale, andando a colpire, come previsto, l’isola cinese di Hainan. Nesat ha fatto “landfall” mercoledì 28 sull’isola con venti fino a 150 km/h. Più di 300.000 persone sono state evacuate per precauzione. Le autorità avevano ordinato alle navi di rientrare in porto e i voli sono stati fermati. A Hong Kong questa è la più grande tempesta dall’inizio dell’anno. Molti alberi sono stati sradicati e decine di ponteggi sono stati distrutti. La seduta di borsa è stata interrotta. 35 voli sono stati cancellati all’aeroporto di Hong Kong. Il tifone si dirige ora verso nord del Vietnam e le autorità locali hanno avvertito del rischio di inondazioni nel delta del Mekong. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, in Cina, 332 mm di pioggia a Danxian, 196 a Qionghai, 156 a Dachen Dao, 143 a Dongfang, 140 a Haikou, 118 a Beihai e Zhanjiang,51 a Hong Kong.
Eguagliato martedì 27 settembre il record assoluto di San Jose de Chiquitos, in Bolivia, con 41,0°C, precedentemente raggiunto nell’ottobre 1963 e novembre 1995. 40,0°C nella “solita” Villamontes. Vicino al record l’aeroporto di Santa Cruz Viru-Viru con 38,3°C, il record e di 38,8°C, stabilito nell’ottobre 1999. Mercoledì 28, 43,6°C a Villamontes, per il momento primato stagionale (attenzione, riferito alla primavera australe, non all’anno solare) dell’emisfero sud.
Sale sopra i 40°C anche l’Argentina. Mercoledì 28, Tartagal 40,2°C, Catamarca 40,0°C, Oran 39,5°C, La Rioja 38,8°C, Las Lomitas 38,6°C. In Paraguay, Mariscal Estigarribia 40,0°C, Pozo Colorado38,6°C. Alcune medie delle massime di settembre: Mariscal Estigarribia 31,1°, Las Lomitas 28,9°, Oran 28,3°, La Rioja 26,1°C.
Torna in prossimità dei 47°C il Kuwait, valore molto notevole per il periodo. Mercoledì 28 settembre, Sulaibiya 46,7°C, Mitribah 45,7°C, Jahra 45,2°C, Abdaly 44,7°C. Notevoli anche i 45,0° e 44,6°C di Omidieh e Abadan, nel sudovest dell’Iran.
Avvicinato il record nazionale dello Sri Lanka. 38,8°C martedì 27 settembre a Trincomalee, il cui record e di 39,8°C. Il record nazionale è di 40,1°C, registrato a Vavuniya nel 1983, unica volta nella storia in cui si toccarono i 40°C in Sri Lanka.
Nel nord del Canada, sfondato il muro dei -20°C a livello del mare, con Eureka che è scesa a -23,3°C mercoledì 28 settembre, Alert che ha registrato -20,7°C e Isachsen arrivata a -20,6°C. -11,4° e -12,9°C le medie delle minime di settembre di Eureka e Alert.
La stazione meteo aeroportuale di Dublino, capitale dell’Irlanda, ha registrato mercoledì 28 settembre una massima di 24,1°C, il valore più elevato del 2011, mai raggiunto in tutta l’estate (massimo stagionale 23,3°C il 26 giugno). Temperature alte anche nel Regno Unito. In Scozia, 24,3°C nella normalmente fredda Altnaharra (in estate mai oltre i 23,8°C del 27 luglio). 27,7°C a Treviri, in Germania, 27,3°C a Chievres, in Belgio. Al gran caldo del 28 settembre in Europa abbiamo dedicato un articolo di approfondimento.
Giovedì 29 settembre il caldo è stato ancora intenso in gran parte d’Europa, con i 30°C superati abbondantemente e diffusamente in Iberia e nei Balcani. In Portogallo, Coimbra 32,7°C, Evora 31,9°C, Beja 31,6°C, Monte Real 31,4°C, Lisbona/Gago Coutinho 31,2°C. In Spagna, Badajoz 32,6°C, Jerez 32,1°C, Cordoba 31,8°C, Siviglia 31,3°C, Caceres 30,8°C.
Nei Balcani, 32,6°C a Qyteti Stalin (Albania), 32,2°C a Dubrovnik (Croazia) e Tirana (Albania), 31,7°C a Ulcinj (Montenegro), 31,5°C a Tivat (Montenegro), 31,0°C a Neum (Bosnia), 30,7°C a Bar (Montenegro), Hvar e Sibenik (Croazia).
Anche in Francia sono stati superati nuovamente i 30°C giovedì (Montauban 31,2°C, Gourdon 30,9°C), con massime sui 28°-29°C anche in gran parte del centro-nord (29,2°C a Rennes, 28,4°C a Parigi/Charles de Gaulle). Sono ulteriormente salite le temperature nel vicino Belgio: Kleine Brogel 27,9°C, Chievres e Gent 27,6°C, Uccle 27,3°C, Schaffen 27,1°C, Bruxelles National e Charleroi 26,6°C. In Germania, anche giovedì la più calda è stata Treviri, con 27,1°C, seguita da Brema (26,7°C) e Kalkar (26,2°C). Nella sua espansione verso nord, la bolla calda ha raggiunto giovedì anche la Danimarca: Karup 23,8°C, Odense 23,2°C, Aarhus 22,5°C, Billund, Skrydstrup e Tirstrup 22,4°C, Copenhagen/Kastrup 21,3°C (16,8°C la media delle massime di settembre nella capitale).
28,5°C la massima di giovedì 29 settembre a Londra/St.James Park, 28,1°C a Heathrow. Da segnalare anche, in Regno Unito, Northolt 28,5°C, Colshill 28,4°C, Gravesend 28,3°C, Nottingham e Weybourne 28,0°C.
Caldo fino alla Norvegia, dove giovedì Nesbyen è arrivata a 26,2°C. Altre massime molto elevate: Kongsberg e Veggli 25,9°C, Lillehammer 25,5°C, Kongsvinger 24,1°C, Hamar 23,8°C, Trysil 23,2°C, Roros (m 628) 22,6°C.