Il maltempo attanaglia l’India e il Pakistan, letteralmente sommerse sotto metri di neve. Nelle regioni a nord-est del Pakistan si sono verificate le più pesanti piogge e nevicate degli ultimi quindici anni, che hanno provocato ingenti danni e 37 morti. A causare tante vittime sono stati cedimenti strutturali nelle abitazioni, schiacciate dal peso della neve, e frane che hanno travolto gli edifici.
Altri 50 morti sono stati causati dal cedimento di una diga in una regione remota nel sud-est del paese, vicino la città di Pasni; altre 1400 persone sono state tratte in salvo.
Le zone più remote, dove i monti delle catene dell’Himalaya, Hindu Kush e Karakorum si incontrano, sono rimaste isolate dal resto del paese, i cavi telefonici sono stati danneggiati e le strade sepolte dal manto nevoso, che ha raggiunto in alcuni punti i 4 metri di altezza. Solo mercoledì su Islamabad sono caduti 32 mm di pioggia, la metà di quanto atteso in tutto il mese, e giovedì ulteriori 12 mm; a Faisalabad nei due giorni ne sono caduti addirittura 89 mm.
Anche le regioni confinanti dell’India se la vedono brutta: nevica da due settimane, come non accadeva da 25 anni. Manali, cittadina turistica nella regione del Himachal Pradesh, a 2300 metri d’altitudine, è sotto una coltre di un metro e mezzo. Qui la temperatura ha toccato i -12 C° e sono esplose le tubature dell’acqua. Comunque, molti turisti hanno apprezzato il maltempo: per alcuni si trattava della prima volta sulla neve.
Una magra consolazione anche per il Pakistan, dove sembra scongiurato il pericolo della siccità: le precipitazioni hanno riempito le riserve d’acqua. Nel maggiore bacino, la Tarbela Dam, a 50 km da Islamabad, il flusso in entrata è valutato in 22,6 metri cubi al secondo: tanto, se si considera che appena una settimana fa erano appena 3,2 metri cubi al secondo.
Normalmente, il periodo da dicembre a febbraio è freddo ma secco: i venti del nord puliscono il cielo e le precipitazioni sono scarse. Anche se in Pakistan ci si attendeva una simile ondata di maltempo, le previsioni sono state largamente superate: e malgrado l’allarme lanciato dai meteorologi, le autorità sono state colte impreparate.
L’emergenza dovrebbe durare ancora per 24 ore, secondo il servizio meteorologico pakistano.