Il fulcro dell’allarme alluvioni, che sta affliggendo gran parte del Centro Europa, riguarda soprattutto Germania, Repubblica Ceca ed Austria. La piena del Danubio ha però raggiunto anche Budapest, capitale dell’Ungheria, dove da ieri è piena mobilitazione per affrontare l’emergenza. La capitale ungherese è stata costretta ad isolare le più note aree turistiche del centro storico, a partire dall’isola Margherita (gli ospiti sono stati già sistemati in altri alberghi) e i bagni termali, con ovvia sospensione delle crociere fluviali. Ieri poi è stata lanciata la complesa operazione per evacuare gli animali dallo zoo cittadino.
Sono poi finite sott’acqua alcune strade sulle sponde del fiume, ma si lavora alacremente per evitare che si ripetano i grandi allagamenti dell’estate 2002: più di 300.000 sacchi di sabbia sono stati collocati a formare un muro alto fino a 9 metri per frenare l’avanzata delle acque ma le previsioni indicano che la piena del fiume, attesa fra venerdì e sabato, potrebbe essere superiore rispetto a quanto accaduto oltre 10 anni fa, raggiungendo il picco più elevato degli ultimi 50 anni.