“Quest’anno la dimensione del buco dell’ozono è stata leggermente inferiore alla media” ha dichiarato Paul A. Newman, ricercatore di Scienze della Terra presso il Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland. “Quanto osservato è coerente con le nostre aspettative e con la comprensione della chimica del buco nell’ozono e delle dinamiche stratosferiche”, ha aggiunto.
La massima estensione del 2016 è stata raggiunta il 28 agosto con una superficie di quasi tre volte più grande degli Stati Uniti. La dimensione media del divario nello strato di ozono, a partire dal 1991, è pari a circa 25,9 milioni di km quadrati. Nel 2015 il buco dell’ozono era cinque milioni di km quadrati più grande rispetto all’attuale e aveva una superficie di 28,2 milioni km quadrati.
Secondo gli esperti ciò è dovuto alle temperature inferiori alla media in stratosfera. Ciò ha portato alla maggiore distruzione dell’ozono per mano della radiazione solare. I ricercatori della NASA e del NOAA prevedono che nei prossimi decenni andremo incontro alla chiusura totale.
L’ozono è uno dei principali gas serra che regola la temperatura sulla Terra e agisce come uno schermo solare, proteggendo la Terra dai raggi ultravioletti potenzialmente dannosi.