Anticiclone meno saldo al comando: in queste ore, a dir la verità già da ieri, stiamo assistendo ad un incremento della nuvolosità in varie regioni. Sbuffi instabili da ovest e aria fresca da nord causeranno le prime precipitazioni, la cui intensità risulterà maggiore sulle zone alpine centro orientali. Qui avremo dei temporali grandinigeni e qualche nubifragio.
Il weekend del 25 aprile: è interessante evidenziare la causa dei suddetti temporali, perché in grado di introdurci ai cambiamenti del fine settimana. Lungo l’arco alpino sta affluendo un Vortice Ciclonico nordico, che oltre a provocare i fenomeni temporaleschi costringerà l’Alta Pressione ad arretrare. Il calo pressorio coinvolgerà gradualmente tutto il Nord Italia, spalancando le porte al peggioramento dei prossimi giorni.
Riappare l’Atlantico: un’altra struttura da tenere sott’occhio è la profonda depressione oceanica che pian piano sta tentando di spingersi sulla Penisola Iberica. L’azione erosiva vincerà la resistenza anticiclonica britannica ed avremo così lo sviluppo di un’unica, gigantesca zona Depressionaria che prenderà possesso del nord Atlantico. Da qui, a seguire, i fronti perturbati guadagneranno terreno a sud raggiungendo il Nord Italia.
Ondata di maltempo: la modifica barica descritta andrà ad incentivare un più vigoroso peggioramento a cavallo tra fine aprile e inizio maggio. Una maggiore ondulazione del getto d’alta quota faciliterà l’inserimento di una massa d’aria particolarmente fresca sui nostri mari e il conseguente sviluppo ciclonico darà luogo ad un’ondata di maltempo probabilmente intensa.
Variabilità primaverile: così come si conviene alla primavera, anche il prossimo peggioramento potrebbe risultare fugace e lasciar strada ad un’altra rimonta anticiclonica in prima decade di maggio. Ma quel che vorremmo evidenziare è che i modelli percorrono la strada della variabilità stagionale, fatta di repentini assalti instabili alternati a caldi periodi anticiclonici.