Il vasto promontorio di matrice oceanica, che ormai da diversi giorni protegge l’Europa Centro-Occidentale, si allunga verso i Balcani e continua ad estendere la propria influenza verso parte della nostra Penisola, ma in maniera meno efficace rispetto ai giorni scorsi. Lo scorrimento di correnti orientali, provenienti dai Balcani, ha infatti portato aria fresca in quota sul Nord, innescando una parziale instabilità soprattutto sulle zone alpine centro-occidentali.
Allargando lo sguardo all’intera Europa, si può osservare un’area instabile tra la Penisola Iberica ed in Marocco, dove è in azione un cut-off che, stante il richiamo di masse d’aria tiepide ed umide nei bassi strati, apporta prevalenti situazioni temporalesche. Il flusso atlantico scorre invece a latitudini molto alte, riuscendo a coinvolgere solamente le zone centro-settentrionali scandinave.
Per quanto concerne i disturbi instabili di cui già fatto cenno sul Nord Italia, l’intrusione d’aria umida orientale nei bassi strati ha portato nubi irregolari anche sulla Val Padana occidentale, ove la particolare conformazione orografica costringe le correnti a subire il cosiddetto effetto imbuto, per poi trovarsi lo sbarramento dei monti alpini. Piovaschi e locali rovesci si sono così avuti ad inizio giornata anche in alcune città di pianura come Torino e Milano, ma i fenomeni maggiormente consistenti hanno interessato la Brianza, il biellese, comasco, le Prealpi Orobiche ed il Trentino. Nessuna conseguenza sulle pianure orientali, mentre la Bora ha soffiato con forte intensità su Trieste. Vivaci temporali si sono generati sui versanti francesi delle Alpi Occidentali.
Nel frattempo, non si è ancora esaurita l’azione dell’instancabile vortice di bassa pressione sullo Ionio, che ha portato così tanto cattivo tempo nel corso degli ultimi giorni. L’occhio del ciclone si osserva sullo Ionio, non troppo distante dalle coste calabre e siciliane. Masse nuvolose compatte e fortemente produttive, in rotazione attorno al vortice, confluiscono così su tutte le zone ioniche, determinando persistenti condizioni di maltempo su alcune zone della Calabria.
In alcune zone del crotonese le piogge appaiono persino più abbondanti rispetto alla giornata di ieri. Basta snocciolare qualche numero per capire la straordinarietà dell’ondata di maltempo ancora in corso: in base alle rilevazioni dell’ARPACAL, su una stazione meteo di Crotone sono infatti già caduti per il momento oggi ben 124 millimetri, nonostante non piova più dal primo pomeriggio, contro i 117 di ieri. Nelle vicinanze di Crotone, sulla stazione di Acqua della Quercia (KR) sono caduti finora oggi 118,6 mm, contro i 99,8 di ieri.
Non solo la Calabria, ma anche la Puglia salentina e la Basilicata ionica hanno risentito di frequenti rovesci o temporali, ma con accumuli pluviometrici nemmeno lontanamente paragonabili a quelli della Calabria. Piogge meno intense in atto anche in Sicilia, più che altro sulla parte tirrenica, maggiormente esposta al flusso nord/orientale convogliato dalla depressione.
Il vortice sul Mar Ionio, oltre ad attenuarsi, tenderà a spostarsi ulteriormente verso est, non prima d’avere ancora coinvolto con ulteriori precipitazioni la Calabria ionica ed il nord della Sicilia. L’alta pressione appare ancora in grado di respingere in altri lidi gli impulsi perturbati e soprattutto non si scorgono all’orizzonte i tanto attesi peggioramenti di matrice autunnale.