Si sta rivelando piuttosto brusco l’aumento termico che sta avvenendo in questi ultimi 2 o 3 giorni sul paese. Siamo passati nel giro di appena un paio di settimane da valori termici prettamente invernali a valori tardo primaverili, con temperature che su alcune città sfiorano già i 20 gradi. Il merito di questa improvvisa accelerata stagionale va ricercato nell’espansione su una vasta porzione del continente di un grosso anticiclone di origine subtropicale, caratterizzato da valori di temperatura estremamente miti in quota.
La struttura anticiclonica è andata notevolmente rinforzandosi nelle ultime 24 ore, assicurando cieli sereni e sgombri da nubi su tutto il territorio italiano. Persino la persistenza di locali annuvolamenti di prevalente origine marittimo costiera che interessavano la Liguria sino a ieri, sono stati scongiurati. Quest’oggi infatti ritroviamo cieli ben sgombri da nubi anche lungo la costa ligure.
Tempo buono e temperature sostanzialmente molto miti interessano il pomeriggio di questa giornata marzolina, con venti deboli che tendono a generare le prime brezze. I valori termici come detto sfiorano i 20 gradi specie in quelle zone prospicienti i grandi centri urbani, in grado già adesso di creare delle isole di calore con conseguente innalzamento delle temperature.
Ritroviamo infatti valori di 19 gradi quest’oggi a Milano, registrati alle ore 13.00 all’aereoporto di Linate. Caldo anche in altre località del nord e del centro: 18 gradi alle ore 13.00 si registrano Parma, Novara, Albenga, con cielo sereno. Domani questi valori tenderanno a subire una leggera ulteriore ritoccata verso l’alto, dove su alcune località, specie su milanese e torinese, si potranno raggiungere i primi 20 gradi della nuova stagione entrante.
La primavera come si sa è una stagione dal tempo spesso molto variabile, in grado di mutare radicalmente nel giro di pochi giorni. Quest’episodio di primo caldo stagionale non sembra infatti destinato a durare molto. Dalle principali emissioni dei modelli infatti, appare ad oggi sempre più probabile a partire dal medio-lungo termine un graduale ritorno delle correnti occidentali sull’Europa con la formazione probabilmente di fronti organizzati dal vicino Atlantico. Al momento le zone d’Europa che sembrano beneficiare maggiormente delle possibili precipitazioni sembrano essere la Penisola Iberica ed in generale l’Europa occidentale e la Gran Bretagna.
I modelli ancora non sono in capaci di valutare esattamente il grado di avanzata delle correnti atlantiche verso oriente, e quindi non è possibile al momento prevedere con precisione i possibili risvolti del tempo sul nostro Paese. Tuttavia stando alle proiezioni modellistiche attuali, pare che gli effetti maggiori di questo possibile guasto andranno ad interessare prevalentemente il nord, settore occidentale in primis. Per vedere i primi effetti arrecati dall’arrivo di questa depressione dovremo aspettare la giornata di domenica, quando le prime nubi potrebbero affacciarsi a partire dai settori più occidentali e la Sardegna. La distanza previsionale che ancora ci separa dall’evento, anche se non grandissima, rende la previsione ancora passibile di notevoli cambiamenti. Si consiglia pertanto di seguire i prossimi aggiornamenti.