Fase centrale di luglio sempre più rovente, ma le prospettive indicano che potrebbe presto arrivare il momento opportuno per una svolta: intendiamoci bene, non stiamo certo preannunciando la possibilità di un crisi dell’estate o qualcosa di simile, tutt’altro. Semmai potrebbero esserci le premesse per avviare un percorso finale di luglio ben diverso, in un contesto climatico più umano e sopportabile, ma pur sempre nei normali crismi dell’estate.
Questo possibile passaggio non avverrebbe in maniera del tutto indolore, più che altro per l’enorme serbatoio di calore che si sta costantemente accumulando da diverso tempo sull’Italia e non solo, senza mai essere stato scalzato da un cospicuo ricambio d’aria. Naturalmente, in queste condizioni, l’avvento d’aria più fresca crea quei contrasti tali da far generare i temporali, perché “salta il tappo” che tiene intrappolata l’aria così calda ed umida nei bassi strati, che diventa la miccia ideale per generare forti temporali.
Avremo tempo e modo per descrivere più nei dettagli le dinamiche esatte, quando avremo maggiori ragguagli dai modelli matematici: per ora ci teniamo solo a dire che per un primo soffio di correnti fresche potrebbe non essere necessario attendere dopo il 20 luglio, ma già in questo week-end (18 luglio) si potrebbe assaporare aria un po’ più vivibile. Come possiamo vedere nelle carte in basso, s’intuisce questa parziale rinfrescata che entrerebbe dall’Europa Centro-Occidentale, dai contorni tutto sommato modesti ma che, se venisse confermata, tenderebbe ad incentivare un po’ d’instabilità, generalmente limitata al Nord ed alle aree interne appenniniche.