Mamma mia! A guardare certe temperature previste, non da noi ma sull’Europa centro occidentale, viene paura. Paura perché l’Inverno, all’inizio, c’aveva illuso che il trend meteo climatico stesse cambiando.
Invece no, invece evidentemente il riscaldamento globale è troppo forte anche per dinamiche atmosferiche potenzialmente esplosive. Sapete cosa sarebbe accaduto decenni or sono se si fossero verificati gli stessi movimenti osservati quest’anno? Il finimondo di gelo e neve. Ma non oggi, non in epoca recente, non nella mete dei “millennials”.
Inutile cercare di attribuire colpe, potrebbe essere colpa nostra – dell’uomo – come potrebbe trattarsi di un ciclo climatico. Non lo sapremo mai, non noi. Magari le generazioni successive sì, si faranno un’idea, magari si troveranno a parlare di un’era climatica difficilmente spiegabile se non con le scellerate azioni antropiche.
Quel che importa evidenziare, in questa sede, è che il boom di caldo anomalo non deve stupirci. Non ci stupiamo nel leggere autorevoli analisi rimarcanti l’enormità dell’Alta Pressione afro-mediterranea. Un’Alta Pressione che si prenderà la scena, nei prossimi giorni, facendo parlare di sé per le alte temperature che verranno registrate.
Volete un esempio? In Spagna, soprattutto a sud, le colonnine di mercurio potrebbero portarsi su valori pre-estivi. Quindi, diamo i numeri, su massime di 24-25°C, forse addirittura oltre! Normale? Ma non scherziamo! Non c’è niente di normale, non c’è nulla che possa ridarci indietro febbraio. Soltanto l’aria gelida orientale, che verrà a visitarci nel fine settimana, ci ricorderà che l’Inverno non è ancora finito.
Poi arriverà marzo e come scritto da alcuni colleghi potrebbe partire a spron battuto. Quindi, caro marzo, vedi di non fare scherzi. Vedi per cortesia di portarci le piogge, magari anche qualche bella giornata di primavera coi fiori e i primi profumi mediterranei a inondare l’aria che ci circonda. Ma per cortesia non portarci l’Alta Pressione africana, lasciala là dove deve stare che per le sue visite c’è ancora tempo. Ne riparleremo d’Estate, o magari in primavera inoltrata, non di certo a marzo.