Una forte area di bassa pressione si trova collocata sulle Isole Britanniche e lo spostamento, seppur modesto, del proprio baricentro verso levante ha fatto in modo di convogliare aria più fresca fino a buona parte delle nazioni dell’Europa Centro-Occidentale. La cessazione dei forti contrasti termici ha fatto venir meno quell’area di furiosi temporali, che dalla Francia si era spinto fino alla Germania ed alla Danimarca. I contrasti temporaleschi restano vivi poco più ad est, con aree temporalesche attive tra il sud della Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Slovenia. Altri focolai temporaleschi si osservano sul Mar Nero, in quanto qui è meno forte l’impronta del vasto anticiclone che dal Mediterraneo si erge fino ad una buona parte dell’Est Europa.
Il caldo nei bassi strati rappresenta un carburante primario per dare origine ai temporali, che non a caso interessano, seppure in misura molto isolata, alcune aree dell’Est Europa. La situazione è in parte migliorata sull’Europa Nord-Occidentale, nonostante il regime depressionario, proprio per l’azione delle correnti fresche oceaniche, che hanno fatto scendere le temperature di diversi gradi, facendo sostanzialmente rientrare quasi nella media del periodo. Basti citare il caso della Germania, con valori oggi che non superano i 30 gradi, mentre ieri si era misurato un picco di 39 gradi.
Il rinforzo anticiclonico sull’Italia, di stampo prettamente nord-africano, ha dato un’ulteriore spallata all’instabilità atmosferica: rispetto a ieri, sono molto scarse le potenzialità convettive e, pertanto, la nuvolosità anche in queste ore pomeridiane appare decisamente limitata e presente quasi esclusivamente a ridosso delle zone alpine e lungo la dorsale meridionale appenninica. Per il momento non si sono riscontrati fenomeni degni di nota, anche se nelle ore pomeridiane si potrà pur sempre avere qualche isolato rovescio, data la fortissima energia derivante dal riscaldamento solare.
A proposito di riscaldamento, splende un sole davvero cocente: temperature hanno subito un deciso aumento al Sud e sulle Isole Maggiori, con punte diffuse attorno ai 37-38 gradi. Il picco più elevato in assoluto si è toccato nel primo pomeriggio in Sardegna: il primato spetta a Decimomannu (si vedano le ultime rilevazioni nell’immagine in basso), località dell’entroterra del sud dell’Isola poco a nord di Cagliari. Si tratta del primo “quarantello” fatto registrare quest’anno dalla Rete del Servizio Meteo Nazionale, tuttavia rammentiamo che punte superiori ai 40 gradi si sono già toccate durante i giorni scorsi nell’interno della Sardegna, esattamente ad Ottana (NU).