Oggi leggiamo dai quotidiani che in varie città italiane sarà attivato quello che prevede la legge in merito alle misure contenitivi per l’emissione di sostanze inquinanti. Infatti i livelli di inquinamento hanno superato la soglia in varie città. A ciò hanno sicuramente ha contribuito le condizioni meteo, ma soprattutto il traffico prenatalizio intensissimo, ma adesso il traffico è sensibilmente diminuito e in Italia è arrivo una burrasca.
La burrasca che interesserà l’Italia determinerà una situazione di maltempo con pioggia ed anche vento, ovvero quelle condizioni che abbattono sensibilmente la presenza di sostanze inquinanti in atmosfera.
Ma allora una domanda viene spontanea: come mai vengono attuate misure restrittive che non tengono conto delle previsioni meteo?
Per altro, i principali istituti meteorologici mondiali, elaborano modelli matematici che fanno previsioni anche sulla probabile concentrazione di sostanze inquinanti in atmosfera. Recentemente un super satellite lanciato in orbita terrestre, scandaglia il pianeta per misurare l’inquinamento che affligge soprattutto le maggiori aree urbane.
Disponiamo di centinaia di centraline dislocate nel territorio che sono in grado quasi in tempo reale di misurare i livelli di inquinamento. E allora ci chiediamo perché non attivare con immediatezza le misure per prevenire l’inquinamento?
Avviare procedure di blocco del traffico alla vigilia, o durante la previsione di maltempo, non presenta quella efficacia che avrebbe un sistema adeguato di prevenzione dell’inquinamento.
Ben sappiamo che ci sono delle leggi europee da rispettare, ma ciò non vuol dire che queste siano adeguate ai tempi, così come tante altre a cui il cittadino e le istituzioni debbono affidarsi. Ma in questa circostanza c’è la salvaguardia della salute umana.
La salute umana è la cosa più preziosa e delicata da gestire, dove è obbligatorio investire al fine di ridurre i rischi che conseguono all’inquinamento.
Noi siamo favorevoli a tutte quelle misure che abbattono l’emissione di sostanze inquinanti in atmosfera, ma riteniamo che sia opportuno fare soprattutto prevenzione ancor prima che l’inquinamento superi le soglie di pericolo per la salute umana.
Ma di norme da ristrutturare ce ne sarebbero altre, una di queste è quella che determina il calendario dell’accensione degli impianti di riscaldamento, i quali dovrebbero funzionare quando fa realmente freddo, e non durante le ondate di calore ormai sempre più frequenti nelle nostrane primavere, per poi riaccendere i termosifoni perché ci sono ondate di freddo tardive o precoci. D’altronde quanti in quel periodo non accendono stufette, pompe di calore o altro per riscaldarsi e quindi inquinare?
Irrita molto osservare le finestre aperte, o persino i climatizzatori accesi per ridurre il calore dei termosifoni accesi. Pensate che questo succeda solo in Italia? Beh, accadde anche nella modernissima New York, dove i super tecnologici grattacieli attivarono i climatizzatori proprio in un giorno di Natale di qualche anno fa.
Molte delle attuali norme appaiono più punitive per il cittadino che fare prevenzione. Insomma, oggi esiste la possibilità di salvaguardare la salute umana con una moderna prevenzione, e le leggi dovrebbero adeguarsi ai tempi che cambiano.
Insomma, meno burocrazia a favore della prevenzione. Per altro si risparmierebbero tanti danari.