La circolazione d’aria fredda continua ad interessare le regioni Centro Meridionali, sferzate da forti venti balcanici. Venti alimentati da un’area di Bassa Pressione sulla Grecia, la stessa che ieri causava condizioni di maltempo tra Calabria e Sicilia.
Da ovest, nel frattempo, avanza l’Alta Pressione delle Azzorre. La propaggine orientale ha invaso le regioni di ponente, ove determina un netto miglioramento e un consistente rialzo termico. Le temperature registreranno un ulteriore rialzo domani, quando avremo una maggiore ingerenza anticiclonica.
Si preannuncia un venerdì all’insegna del sole su gran parte d’Italia, salvo residui annuvolamenti sulle regioni Adriatiche e nel Mezzogiorno. Nelle prime ore del mattino si potrebbero verificare residue precipitazioni sull’Abruzzo, in Molise, in Puglia e nel nord della Sicilia. Non mancherà qualche altra spruzzata di neve sui rilievi, localmente sino a bassa quota.
Sabato, giornata di Vigilia, le condizioni meteo registreranno l’ennesimo cambiamento. Un fronte d’aria fredda, proveniente dalla Scandinavia, si approssimerà alle Alpi ed entro sera avrà raggiunto il versante Adriatico. Forti venti da N/NE imperverseranno al Nord Italia e inizialmente accompagneranno il transito di una discreta copertura nuvolosa sul Triveneto. Potrebbe verificarsi qualche precipitazione sull’Emilia Romagna, con neve localmente al di sotto dei 1000 m. Ma i fenomeni più consistenti si avranno sui confini alpini.
Fenomeni che invece, dal pomeriggio, investiranno le Marche e si propagheranno rapidamente su Abruzzo e Molise. Possibili degli sconfinamenti anche su Toscana ed Umbria, successivamente dovrebbero raggiungere la Sardegna e la Sicilia. Nel medio Adriatico si assisterà ad un calo della quota neve, che nella notte tra il 24 e il 25 potrebbe scendere sino ai 700/800 m. Qualche fiocco potrebbe cadere anche ad altitudini leggermente inferiori.
La giornata di Natale sarà caratterizzata dall’espansione dell’aria fredda in tutta Italia. La diminuzione delle temperature, complice la sostenuta ventilazione orientale, sarà più marcata nelle regioni del versante Adriatico. Non a caso potrebbero verificarsi altre nevicate a quote localmente collinari. Una certa instabilità potrebbe manifestarsi anche al Sud e nelle Isole, con neve attorno agli 800/1000 m. Sul Nord e nelle Centrali tirreniche, invece, splenderà il sole.
Sole che nelle giornate successive si impadronirà dell’intera Penisola. Per Santo Stefano prevediamo residui deboli fenomeni tra Abruzzo, Molise ed estremo Sud, ma l’Alta Pressione – che tra l’altro si avvarrà di un supporto d’aria piuttosto mite – si espanderà rapidamente verso est trasferendo il nucleo principale a ridosso del Nord Italia.
L’aumento termico sarà sostanziale, specie in montagna. In pianura, invece, le forti inversioni termiche potrebbero determinare il ritorno di fitte nebbie e valori di temperatura nettamente inferiori.
Da segnalare, infine, qualche insidia nelle due Isole. Sembra infatti che l’incursione fredda sia in grado di isolare una circolazione depressionaria in progressivo isolamento tra la Sicilia e il nord Africa. Ipotesi che peraltro andrà suffragata da ulteriori elementi.