La fase post-ciclonica per il Sud Italia vedrà un repentino, seppur fulmineo, ritorno di condizioni spiccatamente invernali: le ultime emissioni modellistiche hanno accresciuto i potenziali effetti della sfuriata fredda che, dopo aver colpito i Balcani, riuscirà a piegare ed espandersi verso le regioni centrali adriatiche ed i mari meridionali italiani, scorrendo sul bordo sud/est del vasto campo anticiclonico euro-atlantico con massimi barici attesi sulle Isole Britanniche. Il grosso dell’irruzione fredda resta confinato ad oriente del nostro Paese, così come il perno ciclonico principale che ritroveremo in corrispondenza dell’Egeo, ma una certa curvatura ciclonica sarà sufficiente per innescare qualche contrasto instabile anche sull’Italia.
Brevi rovesci nevosi fino a quote collinari sono attesi fra Abruzzo, Molise e zone interne del Sud Peninsulare, con grandinate probabili sulla fascia costiera. Poi, nella notte fra lunedì e martedì, nubi e precipitazioni raggiungeranno anche la Sicilia producendo rovesci che, potranno risultare a carattere nevose oltre i 500 metri sulle maggiori catene montuose del versante nord. D’altronde si avranno termiche importanti, con punte di -4/-5°C all’altezza di 850 hPa nel picco della fase fredda: rispetto alla situazione attuale, che non è certo così mite, si potranno avere flessioni in quota di 6-8 gradi.