Nessuno aveva previsto la neve sul bolognese di ieri, anche se in redazione avevamo ritenuto possibile qualche sorpresa che è poi venuta.
I più attenti lettori del nostro Giornale, quelli che controllano le varie mappe dei modelli matematici, avranno notato che seppur in quota non vi siano valori molto bassi, quest’anno, con simili valori, fa più freddo che altri anni. A riguardo potremo citare diversi eventi, l’ultimo è quello emiliano ed in parte romagnolo, dove si è avuto un “bianco Natale”.
Ma torniamo al vento da Nord, quello brioso per le regioni settentrionali, con la catena alpina complice del tempo atmosferico più imprevedibile: ieri pomeriggio, mentre su Bologna fioccava, a Torino c’erano un sole primaverile con 14 gradi, a Genova tirava un fortissimo vento di Tramontana che faceva toccare raffiche sino ai 140 km orari sui monti.
La maggiore bizzarria che osserviamo in queste ore è quella che avviene in Lombardia, con gelate e persino nebbie nella bassa pianura subito ad est di Milano, con Milano Linate che ha segnato una minima di -4 gradi, mentre i quartieri ovest cittadini avevano temperature anche di 8 gradi superiori, e più a nord, nel comasco, all’alba si segnavano persino +10 gradi.
Lo scherzetto si chiama foehn, che con i venti freddi discendenti dai monti, ha portato un improvviso clima mite ed aria tersa. Ma attenzione, appena il vento cesserà, le temperature scenderanno repentinamente.
Ma diamo uno sguardo al Meteosat, questo fotografa tutto il Nord Italia sgombro da nubi, le Alpi innevate, specie quelle occidentali, con la valle d’Aosta sommersa dal candido mantello.
Però la neve è presente con importante estensione e quantità sopratutto a nord delle Alpi, dove in queste settimane si sono avute nevicate importanti per effetto dello stau.