Quel punto di domanda alla fine del titolo vuole essere una provocazione oltre che una riflessione su quello che sta accadendo in questo mese di aprile. Di solito in questo periodo ci dovrebbero essere svariati giorni di pioggia e di conseguenza un clima sicuramente più fresco e umido ma in realtà le ultime precipitazioni sono cadute più di 25 giorni fa e ora la situazione non è delle più rosee.
Le colture agricole e le varie piante in generale sono più avanti con il loro ciclo produttivo poiché le temperature sono costantemente sopra la media fino a 7° nelle giornate più calde, nell’ambito un clima da fine maggio/inizio giugno, ma la cronica assenza di piogge potrebbe danneggiarle nel loro sviluppo dato che mancano le precipitazioni primaverili che sono una vera manna per le coltivazioni.
In montagna, dopo che le abbondanti nevicate di fine marzo avevano dato in parte quello che per mesi era stato tolto, la situazione è di un graduale ritorno alla siccità; ricordiamo infatti che in pianura e fino alla media montagna aprile da molte piogge mentre in montagna alle alte questo mese dovrebbe dare nevicate abbondanti che preservano la vita dei ghiacciai e dei nevai oltre che delle riserve idriche immagazzinate nei vari bacini montani in vista delle secche estive.
Le massime diurne hanno fatto poco pensare di essere in aprile. Da diversi giorni molti termometri nelle ore centrali del giorno non scendono sotto i 20° raggiungendo comodamente i 23/25°, come se il periodo in questione fosse dopo la metà di maggio; e in alcune zone si sono toccati e superati i 29° il giorno 23 aprile; le minime da una settimana faticano a scendere sotto i 10°, toccando in alcuni casi i 17°, cioè pari al valore massimo di una fresca giornata d’aprile.
In conclusione
Serve un cambio di circolazione per spezzare la monotonia della siccità, se a maggio e giugno non vi saranno precipitazioni sopra la media si avranno dei grossi problemi per tutti, popolazione, attività agricole e industriali.