E’ passato poco tempo dalla tremenda alluvione che ha scosso la Serbia e la Bosnia-Erzegovina. La tragedia immane che ha colpito le popolazioni di quei luoghi non è ancora terminata: ora si devono affrontare frane e smottamenti. In alcune zone si osserva lo scorrimento di ampi tratti di colline, addirittura in Serbia è stato spazzato via un intero villaggio.
Notevoli i danni che si sono verificati lungo il tracciato della linea ferroviaria che collega Belgrado (capitale della Serbia), con la città portuale di Antivari, in Montenegro. Le frane stanno minacciando anche il collegamento ferroviario tra le città di Lajkovac e Valjevo.
Secondo le autorità locali, in tutta la Serbia hanno avuto luogo più di mille frane mentre nella vicina Bosnia-Erzegovina sono oltre 2000. Lungo il confine tra i due Paesi una massa di rocce e detriti ha demolito 160 case nella città di Mali Zvornik mentre una valanga di terra si è abbattuta sul villaggio serbo di Rebelj (nel quartiere Kolubarski), circa 120 chilometri ad ovest di Belgrado.