Primavera tra alti e bassi:
giunti quasi al termine della stagione, come già facemmo lo scorso editoriale, è interessante stilare un primo bilancio evolutivo. Come detto dopo un mese di marzo tutto sommato discreto, aprile e maggio hanno mostrato quella dinamicità atmosferica tipicamente primaverile. Le fasi instabili, spesso marcate, hanno prevalso per lunghi tratti ed anche gli ultimi giorni stagionali promettono di ripercorrere strade già battute.
Europa, non c’è traccia d’estate:
se si eccettua la Scandinavia, laddove negli ultimi giorni ha prevalso una componente anticiclonica in grado di portare un’ondata di caldo anomala, sull’Europa dominano in lungo e in largo le depressioni atlantiche. Come se non bastasse proprio in queste ore s’è messo in moto un nucleo freddo che dalla Russia scivola rapidamente verso la Mitteleuropa e i cui effetti si estenderanno al nostro Paese.
Fresco e temporali:
gli effetti della succitata configurazione non si faranno attendere. La seconda parte settimanale proporrà una marcata instabilità diurna, che fin da domani si propagherà alle regioni Meridionali laddove sono attesi temporali localmente violenti. Non solo. Le temperature registreranno una generale diminuzione, attestandosi sovente su valori inferiori alle medie del periodo. Questo perché interverranno fresche correnti settentrionali, che poco hanno a che vedere con l’estate imminente.
Occhio all’Atlantico:
rischiamo di ripeterci, è vero, ma per comprendere appieno l’ipotesi evolutiva che andremo a descrivere dobbiamo ancora una volta rimarcare la vivacità atlantica futura. La prossima settimana vi sarà un inserimento d’aria instabile tra la Penisola Iberica e il Nord Africa, con conseguente sviluppo di un Vortice Ciclonico davvero importante. Non c’è ancora concordanza circa l’esatto percorso del medesimo, tuttavia sembrerebbe in grado di transitare a ridosso delle due Isole Maggiori innescando un forte peggioramento su queste regioni e al Sud. Allo stesso tempo le rimanenti regioni rimarrebbe esposte alle infiltrazioni fresche e quindi ad una variabilità tipicamente primaverile.
A quando un po’ di bel tempo?:
Difficile poter dare una risposta corretta, perché stante le attuali proiezioni modellistiche non s’intravedono rimonte anticicloniche in grado di dar vita ad una fase stabile consistente. Dopo il passaggio del Vortice nord Africano potrebbe esserci un temporaneo miglioramento, ma ancora una volta le Depressioni Atlantiche paiono in grado di mettere a tacere rapidamente le velleità anticicloniche dando luogo ad un nuovo peggioramento.
Focus: evoluzione sino al 10 giugno 2014
Come detto la seconda parte settimanale vedrà prevalere condizioni d’instabilità diffusa, con effetti più marcati durante le ore centrali del giorno specie a ridosso dei rilievi e nelle zone limitrofe. Instabilità che potrebbe ricevere nuova linfa vitale ad inizio della prossima settimana, per i contributi atlantici provenienti da ovest. Non solo, gradualmente si avvicinerà il Vortice nord Africano e il tempo rischia di registrare un severo peggioramento tra le due Isole Maggiori e al Sud Italia. Altrove ancora variabilità tipicamente primaverile.
Verso la fine della prima settimana di giugno ecco manifestarsi un temporaneo miglioramento, che ci farà assaporare un po’ d’estate. Ma sfortunatamente potrebbe durare l’arco di qualche giorno, incalzato dall’avvicinamento di una nuova depressione atlantica e dal conseguente incremento dell’instabilità.
Evoluzione sino al 15 giugno 2014
La prima decade di giugno potrebbe scorrere via tra temporanei miglioramenti e nuovi accessi instabili consistenti, rimandando a tempi migliori il vero ingresso della bella stagione.
In conclusione.
Per il momento non è ancora opportuno mettere da parte il vestiario primaverile a favore di bermuda e maniche corte. Per il mare e i caldi di stagione si dovrà attendere qualche settimana.