Osservando l’immagine del Satellite, appare chiaro come le nubi associate all’avvezione fredda dalla Russia si siano ormai spinte verso l’Europa Centrale e parte dell’Italia. Non si tratta d’aria così gelida, ma sufficiente per generare le prime nevicate a bassa quota o in pianura anche tra Germania, Repubblica Ceca e nazioni alpine. Non sono state risparmiate dai fiocchi di neve, fra le altre località, anche Praga, Bucarest, Sofia, Varsavia, Monaco di Baviera, Innsbruck e Zuriugo.
Il blocco anticiclonico sui meridiani occidentali europei resta granitico e continua ad interagire con l’alta pressione termica russa, facilitando pertanto l’espansione delle correnti fredde da oriente. Il freddo e la neve non sono certo di casa solo da oggi in Russia e sulle nazioni confinanti, ma va detto che le temperature su queste zone stanno scendendo su livelli notevoli, con punte di -10/-12°C, mentre solo sul cuore della Russia Europea i valori sono scesi in qualche caso fino a -15/-20°C. L’alta pressione apporta bel tempo e clima mite soprattutto sulla Penisola Iberica, ove intravediamo il tentativo di avvicinamento dei fronti atlantici, bloccati al largo delle coste europee.
In Italia il tempo quest’oggi ha mostrato un ulteriore peggioramento soprattutto sui versanti centro-meridionali adriatici, con le prime nevicate sulle località appenniniche. La neve è caduta abbondante oltre i 1000 metri, mentre a quote più basse vi sono state solo deboli spolverate episodiche, talvolta senza nemmeno far presa, come nel caso di Campobasso. Il livello delle nevicate è tuttavia in repentina discesa ormai a quote collinari e nell’immagine in basso possiamo vedere l’accumulo significativo raggiunto questo pomeriggio a Roccacaramanico, frazione del comune di Sant’Eufemia a Maiella, a poco più di 800 metri d’altezza.
La penetrazione delle correnti orientali in Val Padana sta favorendo una progressiva crescita delle nubi, ancora al momento poco compatte, ma che si vanno addossando in maniera sempre più incisiva sul comparto occidentale alpino. Si tratta delle conseguenze di un primo cedimento barico connesso alla retrogressione dell’aria fredda a tutte le quote. D’altronde, sul Mar Ligure, il contrasto con la superficie marina più tiepida sta persino generando isolati focolai temporaleschi. La neve sta iniziando per il momento ad interessante il versante francese delle Alpi Marittime: molto suggestiva la nevicata su Isola 2000, stazione sciistica situata sull’entroterra di Nizza a circa 2000 metri d’altezza.