Differentemente dal Nord Italia, in cui vi erano molti elementi in comune tra le varie città analizzate (riferimento: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14550), le città del Centro-Sud Italia mostrano una certa disomogeneità nell’andamento della stagione autunnale. Se Roma, Napoli e Cagliari presentano similitudini con le città del Nord, la Sicilia e Bari mostrano differenze anche sensibili. Riprendiamo dunque l’analisi di questo autunno nei maggiori centri urbani italiani, iniziando da Roma.
Similarmente alle città del centro-nord Roma (Ciampino) ha avuto un settembre piovoso seguito da ottobre e novembre secchi. Dei 190 mm di pioggia caduti nei tre mesi autunnali (86% rispetto alla norma) ben 117 sono ascrivibili a settembre, caduti quasi tutti nell’arco di 6 giorni in due episodi perturbati distinti. L’anno nel suo complesso si sta mostrando siccitoso: i 451 mm di pioggia caduti fino ad ora rappresentano infatti appena il 56% del totale annuo atteso.
Dal punto di vista termico l’autunno si è presentato caldo ma non eccezionalmente. La temperatura media di +17.5°C eccede la norma 1973/2005 di 1 grado e rimane 0.7°C inferiore al record stagionale stabilito nel 1987. In tempi recenti anche l’autunno 2004 è stato, seppur di poco, più caldo.
Con Napoli (Capodichino) ci troviamo ormai al Sud Italia, e cominciamo a trovare, rispetto al Nord della nostra nazione, differenze consistenti. A Napoli principalmente sul lato precipitazioni. Infatti la città partenopea ha avuto un autunno piovoso nella norma (344 mm, 92% rispetto alla media pluvio 1961/90), grazie ad un settembre anche qui molto piovoso (160 mm, il doppio rispetto alla norma) e a mesi di ottobre e novembre non troppo piovosi ma nemmeno secchi (rispettivamente 85 e 99 mm). Anche la distribuzione delle piogge è stata diluita in più giorni rispetto al centro-nord, eccetto il mese di ottobre in cui la pioggia è caduta quasi tutta in soli due giorni. Il totale di pioggia annuale di 721 mm rappresenta il 72% della norma sui dodici mesi.
A livello termico anche a Napoli l’autunno 2006 presenta anomalie termiche positive, ma non così evidenti come al nord. La media complessiva di +18.1°C (inferiore a quella di Genova e Trieste!) è in linea con quella registrata nelle ultime due stagioni ed è 0.8°C più elevata della norma 1973/2005 e circa altrettanto meno elevata rispetto al record della stagione 2000 (+19.0°C). Tra i mesi presi singolarmente l’unico che eccede la media per oltre 1°C è ottobre, ma anch’esso rimane piuttosto lontano dai record dell’ultimo trentennio.
L’analisi dei dati di Bari (Palese) ci offre una fotografia di questa parte d’Italia assai diversa da quella che abbiamo trovato fin d’ora. Nel capoluogo pugliese l’autunno è stato complessivamente secco e più fresco della media. Le precipitazioni hanno ammontato nei tre mesi a soli 90.4 mm, esattamente la metà rispetto alla norma, ed anche in questo caso ad un settembre abbastanza piovoso (73 mm, appena più della norma) hanno fatto seguito un ottobre ed un novembre molto secchi. Complessivamente però l’anno, con 482 mm di pioggia caduti, è già all’82% del totale atteso sui dodici mesi, e con dicembre potrebbe colmare questo piccolo gap che gli manca.
Le temperature di questo autunno (+16.5°C, poco maggiori rispetto a Milano!) sono state complessivamente 0.6°C più basse rispetto alla norma, per effetto soprattutto di temperature minime molto basse. I +5.9°C di media minima registrati in novembre, rappresentano addirittura il secondo valore più basso dopo quello del novembre 1978 negli ultimi 56 anni. La media massima del mese è stata invece 0.4°C più elevata rispetto alla norma. Dati così in controtendenza rispetto alle altre zone italiane possono far dubitare sul corretto funzionamento degli apparecchi di rilevazione, ma è anche vero che l’unica zona europea ad aver avuto un autunno nella norma, con anche alcune fasi fredde notevoli, è stata quella del settore balcanico ed egeo, non distante dal sud-est italiano.
Catania (Fontanarossa), che ben rappresenta la Sicilia orientale ed il settore ionico, ha avuto un autunno più piovoso della norma, con 247 mm di pioggia caduti che rappresentano il 116% della norma (il totale annuo al momento è l’88% della norma). Autunno piovoso grazie, al contrario delle altre città analizzate, non a settembre, bensì ad ottobre, mese durante il quale sono caduti ben 171 mm, di cui 88 in un solo giorno e 135 in due. Anche in questo caso ci troviamo dunque di fronte a piogge abbondanti ma mal distribuite nel tempo.
Sul lato temperature l’autunno catanese si è presentato sotto la veste della normalità. I +19.6°C di media stagionale sono infatti solo 0.2°C più elevati della norma 1973/2005 e lontani dal record di +21.3°C del 1987. Si tratta anche dell’autunno più fresco, seppur con differenze piccolissime, a partire dal 1998. Nessun mese ha presentato rilevanti anomalie, ma come a Bari, novembre ha avuto la tendenza ad avere temperature minime piuttosto basse, circa 2 gradi inferiori alla norma, parzialmente compensate da massime superiori di oltre 1 grado.
L’autunno di Palermo (Punta Raisi) è trascorso secco e termicamente normalissimo. Le piogge sono state scarse, appena il 51% della norma, e sono state maggiori in settembre che non in ottobre e novembre, al contrario di quanto dovrebbe avvenire. A Palermo, e più in generale in Sicilia, il regime pluviometrico è infatti tipicamente mediterraneo, con massimi invernali e minimi estivi. Quest’anno però le piogge sono purtroppo mancate sia nella prima parte dell’anno, sia negli ultimi due mesi, con la particolarità che i mesi più piovosi risultano agosto e settembre, cioè due, in media, tra i meno piovosi. Il risultato è che durante l’anno è caduta appena il 39% della pioggia attesa.
Dal punto di vista termico abbiamo detto che è stato un autunno normalissimo, ed infatti i +20.7°C di temperatura media registrati, sono esattamente pari alla media del periodo 1973/2005. Tuttavia vi è stata la tendenza ad avere temperature minime un po’ sotto media, compensate da massime sopra media. Nessun mese ha presentato rilevanti anomalie. Le stagioni autunnali palermitane negli ultimi 30 anni mostrano un trend termico stabile.
Concludiamo questa indagine climatica con la città di Cagliari (Elmas). Nel capoluogo sardo l’autunno 2006 è stato meno piovoso della media, i suoi 100 mm di pioggia caduti rappresentano il 71% del totale atteso. Le piogge si sono concentrate in pochi episodi durante settembre e ottobre, mentre novembre è stato molto secco (appena 5 i mm accumulati). Tutto l’anno si sta presentando molto secco, i 192 mm caduti fino ad oggi rappresentano appena il 45% del totale annuo atteso.
Dal punto di vista termico l’autunno con +19.5°C è stato 1.1°C più caldo della norma 1973/2005, ma 0.7°C più freddo rispetto al record del 1987 ed in linea con quanto registrato in diverse altre stagioni autunnali anche recenti. Il mese di novembre con +21°C ha però battuto il record degli ultimi 56 anni di temperatura media massima (precedente +20.5°C nel 1994), ma a causa di temperature minime appena poco più elevate della norma, si piazza “solo” al secondo posto nella classifica dei mesi di novembre più caldi, preceduto da quello del 1994.
Conclusioni
Se vogliamo cercare una traccia comune di questo autunno italiano, la possiamo trovare nella tendenza ad aver avuto precipitazioni sotto la media, in qualche caso in maniera molto accentuata, e concentrate quasi sempre in pochi giorni, o addirittura in casi estremi, in poche ore. Una distribuzione delle piogge dunque scarsamente omogenea, sia nello spazio che nel tempo, che ha dato origine anche ad alcuni episodi alluvionali, ma che a causa della quasi totale mancanza di fronti atlantici classici, ha lasciato all’asciutto molte aree del nostro paese. Il risultato lo possiamo vedere ad esempio sulla catena alpina, ancora priva di quella neve così attesa dagli operatori turistici e dagli appassionati di sport invernali.
Dal punto di vista termico abbiamo visto come sia stato un autunno spesso record al Nord, non tanto per i valori di picco registrati, ma per la costanza con cui le temperature si sono mantenute sopra le medie tipiche del periodo. Effetto di una presenza anticiclonica semi-permanente. Spostandosi man mano verso sud e vero est, abbiamo anche visto come tali anomalie si vadano via via a ridursi, fino ad annullarsi del tutto, o addirittura a cambiare di segno, nel sud-est italico.
Elaborazioni effettuate su dati di base di fonte NOAA
Per una maggiore completezza di informazioni si consiglia la lettura dei seguenti articoli:
Autunno 2006 al Nord Italia: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14550
/>Gli estremi termici di settembre: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14143
/>Gli estremi termici di ottobre: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14360
/>Gli estremi termici di novembre: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14569
/>Editoriale di analisi complessiva dell’autunno: www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=2140
/>Autunno 2006 nell’Europa nord-occidentale: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14562