Come già scritto in uno scorso articolo, sovente le stagioni contraddistinte da frequenti uragani nel Golfo del Messico, si traducono in Autunni particolarmente umidi sul Mediterraneo; vediamo cosa può accadere quest’anno, in questo Ottobre che sta per aprirsi.
Possiamo, prima di tutto, analizzare la situazione in quota prevista per i prossimi giorni in Europa. Vi è inizialmente da ribadire la straordinaria forza di un possente Anticiclone delle Azzorre, in Atlantico, figura che negli ultimi giorni ha partorito un saldo legame con una figura altopressoria dinamica presente a est nella Russia europea. La presenza di questa figura barica non è una novità per lo scacchiere europeo, infatti negli ultimi anni non di rado figure altopressorie hanno dominato la scena europea nei mesi di Settembre e Ottobre: ricordiamo per esempio le fortissime alte pressioni in sede mediterranea caratterizzanti gli autunni 2004 e 2002.
Inoltre prende sempre più forza e sempre più stabilità una figura altopressoria termica sulla Groenlandia, interessata da un raffreddamento veramente repentino per il periodo, e figlia di questa figura, una Depressione Islandese che oramai prende sempre più le caratteristiche della Semipermanenza.
Questa situazione sinottica che fino ad adesso ha consentito al Mediterraneo di passare un Autunno tutto sommato mite, sembra destinata a cambiare nel corso dei prossimi gironi, con la rottura del ponte Anticiclonico, e con ripetute discese fresche e perturbate sul Mediterraneo. Ma quello che più preoccupa, non è questa situazione perturbata ma tutto sommato in fieri e in evoluzione, ma quello che potrebbe avvenire più in là, quando sembra che l’Anticiclone Azzorriano si rinforzi a ovest e la Semipermanente scenda di latitudine. Sembra infatti che si possa formare una situazione di blocco sul Nord Ovest italiano interessato prima da una risposta calda africana e poi direttamente dalla Semipermanente, bloccata a ovest dall’Anticiclone Azzorriano che potrebbe facilmente creare rapporti “scomodi” con il corrispettivo termico Azzorriano, e a est dall’anticiclone dinamico Russo.
Fortunatamente al di là di copiose piogge non dovremmo rischiare alluvioni “storiche” in quanto l’energia in gioco è poca, il Mediterraneo addirittura ha anomalie negative; inoltre il contributo dello scioglimento nevoso in alta quota non sarà massiccio vista la stagione. Comunque questa considerazione climatologica ci serve per descrivere uno scenario che rischia di essere un trend peculiare in questo autunno, con una situazione dunque da monitorare sia nei prossimi giorni che soprattutto in futuro, quando configurazioni del genere potrebbero essere più pericolose.
Adesso godiamoci una buona notizia: la siccità al Nord Ovest dovrebbe essere scongiurata, ci aspetta un periodo molto lungo di precipitazioni proprio sul nostro fiume Po, ma attenzione alla situazione idrogeologica sempre critica durante questi periodi.