Lo scontro tra il fronte freddo oceanico meridionale ed una isolata collinetta altopressionaria nordafricana in risalita (1024 hPa) genera un vasto vortice depressionario a 996 hPa che trova terreno fertile al largo delle coste lusitane. Questo, oltre a relegare, anche oggi, l’alta pressione azzorriana a latitudini a lei non consone, affonda le sue braccia instabili su tutta la Penisola Iberica.
Un sussulto altopressionario (1014 hPa) libera i cieli britannici dalle grosse nubi e sospinge verso est il vortice depressionario baltico (999 hPa), in chiara attenuazione.
Sull’Europa dell’Est permane una situazione stabile altopressionaria che, con i suoi due picchi principali (1022 hPa sulla Grecia e 1036 hPa sull’Ucraina), sta regalando a tutto il settore un fine autunno temperato.
Situazione meteorologica europea in miglioramento, anche se notevoli banchi nuvolosi occidentali riversano sul Portogallo piogge prolungate.
A nord le decise schiarite britanniche allontanano il brutto ricordo dell’invasione frontale fredda dei giorni scorsi.
Ad est, anche se molto assottigliata, permane l’instabilità balcanica, alimentata dall’incessante azione dei venti umidi sud-occidentali.
Sul nostro Paese, la vasta perturbazione oceanica giunta ieri sembra essersi miracolosamente dissolta. La barriera appenninica ha consentito l’affluire verso le coste adriatiche di venti miti comportando un leggero innalzamento della temperatura.
Il flusso sud-occidentale insiste nel suo attacco. Il versante tirrenico è quello più esposto. Perturbazioni consistenti si notano soprattutto sulla Campania e Calabria.
Deciso miglioramento al nord, anche se la mattinata è governata da fitte nebbie a causa di questo repentino innalzamento termometrico.