Forse, e sottolineiamo forse, si può cominciare a fare una stima dei danni. Probabilmente è stata l’ondata di maltempo peggiore in assoluto – ovviamente da quando è cominciato l’autunno – perché ha avuto la capacità di coinvolgere nella spirale distruttiva prima il Nord, poi il Centro e infine il Sud. Già, neppure l’Italia Meridionale è stata esente da frane e allagamenti ed anche in questo caso a pagarne sono state le persone. Famiglie tratte in salvo dai Vigili del Fuoco dall’acqua che cercava di inondare la propria abitazione; un anziano disperso a Tropea; due naviganti salvati da una nave da crociera poco a largo delle Eolie.
E poi c’è il Nord. Oggi si teme per la piena del Po, mentre a Vicenza e Pordenone pian piano sta defluendo l’enorme quantità d’acqua caduta in sole 24 ore. Accumuli assurdi! Ma come mai è possibile che in poco più di un giorno vengano giù dal cielo più di 800 mm di pioggia? Beh, ora lo sappiamo. E’ possibile. E’ possibile probabilmente perché il clima sta mutando, è innegabile. Inutile nasconderselo, poi che si tratti di ciclicità o meno potremo stabilirlo tra qualche anno. O magari decennio. E’ appurato soltanto che negli ultimi anni ogni perturbazione che transita sull’Italia è capace di mettere in crisi il fragile equilibrio idro-geologico di un intero Paese.
Per fortuna la ferita è in via di guarigione e se tornerà il sole lo si dovrà a quel promontorio anticiclonico osservabile sulla Penisola Iberica. Le schiarite hanno cominciato ad apparire sin da ieri, giungendo ad interessare le regioni Nord occidentali. Schiarite che pian piano si sono dirette sul Centro Italia, ma localmente anche sul Nordest. Al Sud, invece, si è avuta la conclusione di una fase di maltempo che verrà rammentata a lungo da milioni d’italiani.
Ora la perturbazione si sta indebolendo, giusto rammentare tra l’altro che si tratta di una goccia fredda che stazionerà per più giorni in prossimità del Nord Africa. Mancando però un rifornimento energetico diretto, non avrà più vitalità tale da condizionare il tempo peninsulare. Perlomeno non ovunque, perché come stiamo osservando in quest’alba novembrina, la Sicilia e l’estremo Sud sono in parte interessate da una discreta nuvolosità. Non solo. Annuvolamenti bene organizzati sono evidenti nella maggiore delle nostre Isole e nei settori sud occidentali si stanno verificando alcuni temporali. Temporali che paiono destinati ad accrescersi nelle prossime ore ed interessare buona parte del territorio insulare.
Spostandoci più a nord identifichiamo una vivace nuvolosità anche in Emilia Romagna e su parte del Centro Italia. E difatti sta piovendo, non solo nel territorio emiliano romagnolo, ma anche in Toscana, nel Lazio e sulle Marche. Precipitazioni destinate a persistere probabilmente sino alle ore pomeridiane, poi si verificherà un graduale miglioramento che vedrà affermarsi prevalenti schiarite. Schiarite che invece sono ampie sul Nordovest, ove però si è formata qualche nebbia o foschia notturna che riduce localmente la visibilità.
Infine la Sardegna, ove è presente una nuvolosità variabile ed anche in questo caso potrebbe organizzarsi in minacciosi annuvolamenti ai quali si assoceranno episodi instabili. Pare maggiore la probabilità di un coinvolgimento del settore sud, ma anche in questo caso il tutto si risolverà rapidamente.