L’elemento saliente a breve termine.
Un nucleo d’aria fredda sta interessando l’Italia ma nei prossimi giorni traslerà verso est favorendo una temporanea rimonta anticiclonica.
L’elemento saliente a medio termine.
La struttura stabilizzante potrebbe rivelarsi effimera, mossa verso ovest da una profonda ondulazione ciclonica in Atlantico. La strutturazione di una profonda area depressionaria andrebbe a incentivare una circolazione d’aria umida e perturbata che riporterebbe sull’Italia le piogge e temperature autunnali.
L’elemento saliente a lungo termine.
La persistenza dell’area ciclonica atlantica potrebbe poi determinare la strutturazione di un blocco anticiclonico sull’Europa occidentale.
Il trend a lungo termine:
Si creerebbero così i presupposti per una nuova irruzione Artica sul comparto orientale del Continente. L’aria fredda avrebbe modo di giungere anche in Italia, determinando un ritorno verso condizioni climatiche invernali.
Elementi di incertezza:
Va detto che non tutti i modelli sono concordi nel proporre un ritorno dell’Artico. L’ipotesi è percorsa in particolare dal Centro di Calcolo europeo ECMWF ma vi sono comunque degli elementi che farebbe presupporre alla genesi del blocco anticiclonico. Il più importante è senz’altro la permenza in Atlantico di una profonda depressione, fattore indispensabile alla formazione e conseguente alimentazione della struttura stabilizzante. Poi ovviamente l’asse d’inclinazione andrà a condizionare imprescindibilmente il tempo sulle nostre regioni.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico notiamo come attualmente le temperature siano al di sotto della norma, confermando quell’anomalia negativa che da inizio mese avvolge svariate regioni peninsulari. Da mercoledì le temperature dovrebbero risalire ma qualora si concretizzasse l’irruzione Artica il deficit negativo potrebbe persistere.
Le precipitazioni dovrebbero proseguire anche nei prossimi giorni, dopo una pausa attesa tra mercoledì e giovedì. Analizzando le varie proiezioni sembra però che rispetto alla prima parte di Novembre i fenomeni possano presentarsi un po’ meno insistenti.
Focus: evoluzione sino al 22 novembre 2009
L’allontanamento del nucleo freddo porterà un temporaneo miglioramento a metà settimana. Dopo di che una nuova perturbazione atlantica dovrebbe giungere sul Mediterraneo causando un peggioramento nel corso del weekend. Il flusso umido oceanico dovrebbe tenerci compagnia per qualche tempo, interessando soprattutto le regioni del Nord e i versanti tirrenici.
L’intesa attività ciclonica atlantica andrebbe poi a incentivare la formazione del blocco anticiclonico, in risposta un’irruzione d’aria fredda giungerebbe sull’Europa orientale e si avvicinerebbe pericolosamente alla Penisola. Correnti settentrionali potrebbero iniziare ad interessare l’Italia e non escludiamo che impulsi instabili artici possano poi causare un peggioramento delle condizioni meteo.
Evoluzione sino al 27 novembre 2009
Le condizioni meteo potrebbero mantenersi instabili sino a fine mese, ma dovremo attendere ancora qualche giorno per poter stabilire quale sarà il contesto termico-barico che ci terrà compagnia.
In conclusione.
Novembre proseguirà quindi all’insegna delle perturbazioni e come si evince dall’editoriale odierno non escludiamo che possano esservi altri succosi antipasti invernali.