L’elemento saliente a breve termine.
Permane il trend ciclonico oceanico che sino alla giornata di sabato porterà maltempo al Nord e piogge nelle regioni tirreniche. Ma poi ecco giungere un impulso freddo di matrice Artico-Marittima, associato un repentino quanto sensibile calo termico e la probabilità di nevicate a quote collinari nelle regioni Centrali e sulla Sardegna.
L’elemento saliente a medio termine.
Il risveglio oceanico successivo dovrebbe traghettarci verso un avvio settimanale segnato da piogge e nevicate al Nord, forse sino alla Val Padana. Le proiezioni odierne indicano poi un aumento della pressione nel comparto atlantico, ciò significa che andrebbe a concretizzarsi un blocco anticiclonico che porterebbe aria gelida dal nord Europa verso il Mediterraneo centrale. Se tale ipotesi trovasse conferma, nella seconda decade mensile ecco manifestarsi una nuova ondata di aria fredda sulle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
La seconda metà del mese di Febbraio sembra orientata maggiormente verso una sensibile ripresa degli scambi di calore in senso meridiano.
Il trend a lungo termine:
La persistenza del blocco anticiclonico atlantico, se confermata, porterebbe frequenti irruzioni di aria fredda in direzione dei settori meridionali del Continente, da stabilire il coinvolgimento peninsulare.
Elementi di incertezza:
Nel corso delle precedenti settimane abbiamo discusso più volte dei possibili effetti relativi allo sconvolgimento avutosi ai piani alti atmosferici.
Dicemmo che non era facile stabilire le aree del Continente ove si sarebbero manifestati, ma quanto accade nell’Europa occidentale, in questi giorni, può senza dubbio ritenersi il frutto di un inversione delle correnti alle latitudini settentrionali continentali. Effetti che potrebbero intensificarsi nel corso delle prossime settimane e da qui crescerebbero le possibilità di incursioni fredde verso sud.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi dei diversi diagrammi termico barici relativi alle diverse località peninsulari evidenzia il netto calo termico che si manifesterà nel fitte settimana, con un rapido rientro nella norma ad inizio della nuova. Poi ecco che cresce l’incertezza, la medie termica mostra una sostanziale normalità o comunque l’insistenza umida oceanica. Alcuni membri previsionali puntano con decisione verso il basso.
Le precipitazioni potrebbero subire una graduale attenuazione nella seconda parte del mese, il che potrebbe significare una maggiore stabilità ma anche l’influenza di correnti più fredde provenienti da nord.
Focus: evoluzione sino al 17 febbraio 2009
Dopo le piogge dei prossimi due giorni, nel corso del fine settimana avremo un graduale raffreddamento che avrà il suo apice domenica, quando le precipitazioni colpiranno soprattutto le aree tirreniche e la Sardegna, dando luogo a delle nevicate anche a quote collinari. Altrove avremo tempo variabile o localmente instabile.
Poi tornerebbero, ma forse solo temporaneamente, correnti oceaniche con annesse nuvole e piogge, ma probabilmente anche altre nevicate in Val Padana. A seguire, la concretizzazione del blocco anticiclonico descritto in precedenza, giungerebbe aria fredda da nord-nordest con annessa depressione che potrebbe produrre un peggioramento e delle nevicate sino a bassa quota.
Evoluzione sino al 22 febbraio 2009
L’azione Artica potrebbe insistere sin verso la fine del periodo previsionale, ma è da stabilire la possibile influenza che potrebbe avere sulle nostre regioni.
In conclusione.
Avvio di settimana che segue le linee evolutive tracciate in precedenza, il tempo potrebbe osservare un graduale indebolimento oceanico a favore dell’aria fredda settentrionale.