Dopo il dramma avvenuto in Russia questa mattina, si era creata apprensione: da giorni era stato annunciato il passaggio dell’asteroide DA14 proprio per oggi, ma l’evento accaduto in quella remota zona degli Urali non ha nessuna correlazione. Come era previsto, il bolide 2012 DA 14 alle 20.25 (ora italiana) è arrivato al punto di massima vicinanza alla Terra (27.600 km) ed è passato oltre nella sua traiettoria, senza alcuna conseguenza, che comunque l’ha portato all’interno dell’orbita geostazionaria dei satelliti di telecomunicazioni, che si trovano a circa 36000 km d’altezza.
Spettacolari le immagini fornite dalla Nasa, che si è collegata in diretta con l’osservatorio astronomico australiano di Gingin (poco a nord di Perth, nell’Australia occidentale), il più vicino all’asteroide, che ha seguito il percorso di avvicinamento. Si è potuta vedere un traccia luminosa che ha solcato rapidamente i limpidi cieli dell’estate australe, viaggiando alla velocità di 7.8 chilometri al secondo. L’asteroide 2012 DA14 in realtà è stato il più grande che abbia mai viaggiato così vicino alla Terra: nel grafico sotto è rappresentata la ricostruzione del passaggio temporaneo dentro l’orbita geostazionaria della Terra.