Per fortuna le precipitazioni cadute al Nord durante la giornata di ieri non sono state così intense come avvenuto la scorsa settimana. Nelle regioni del Triveneto è piovuto, sì, acuendo le problematiche dettate da una situazione di crisi che si protrae da giorni. Però le quantità di pioggia non sono neppure una piccola briciola di quella venuta giù in occasione dell’ultimo peggioramento. Alla fin fine meglio così, perché un’altra severa perturbazione avrebbe rischiato di rendere il tutto più drammatico di quanto già sia.
Stavolta la perturbazione sta martellando le regioni del versante tirrenico. Per chi non ne intuisse o conoscesse le cause ve le diciamo. Una profondissima area di Bassa Pressione – diciamo anche Ciclone senza allarmarci – ha spazzato per circa 48 ore l’Europa occidentale e nel suo allungamento verso sud ha innescato un violento richiamo Libeccioso in seno al Mediterraneo. Il Libeccio è quel vento che viene da Sudovest, ma non sempre è un vento mite. Nei bacini tirrenici ha spirato con intensità spesso superiore ai 100 km/h, nelle coste esposte sono state registrate raffiche maggiori di 80 km/h. Ed allora non stupitevi se magari avete sentito parlare di mareggiate e disagi nei collegamenti marittimi. Il mare si è ingrossato. Tanto.
Libeccio che rappresenta una delle peculiarità di questa fase perturbata ed anche oggi reciterà un ruolo primario. Sta soffiando intensamente nelle stesse zone spazzate 24 ore prima e l’intensità è calata soltanto di poco. Evidente allora che le regioni bagnate da altre piogge saranno grosso modo le stesse di ieri. Le tirreniche per intenderci. Basso Lazio e Campania dovranno fare i conti con apporti precipitativi davvero consistenti. Precipitazioni che assumeranno abbastanza spesso forma di rovescio temporalesco. Andranno monitorate con attenzione alcune zone della Campania tra il Salernitano e la Costiera Amalfitana, perché fin da ieri si sono verificati allagamenti, frane, piccoli smottamenti e lo straripamento del fiume Sarno in alcune punti.
I fenomeni, ovviamente lo avrete intuito, non si limiteranno solamente alle due regioni succitate. Pioverà in Toscana, in Basilicata, nel settore nord della Calabria e sulla Sardegna di ponente. Non solo. Una residua instabilità coinvolgerà anche l’Italia Settentrionale e le precipitazioni si manifesteranno principalmente sulle regioni del Triveneto, nel Levante Ligure, in Lombardia e occasionalmente – oltre che debolmente – sulle Alpi di ponente. Sui rilievi alpini potrebbero esserci ulteriori fioccate tra i 1000 e i 1200 m di altezza. Dal pomeriggio si cominceranno a manifestare imponenti schiarite ed entro sera domineranno la scena.
Schiarite che coinvolgeranno anche i versanti adriatici e ionici e in modo particolare le zone costiere. I venti di Libeccio, incontrando la barriera appenninica, discenderanno nel versante opposto come venti secchi favonici. V’è da dire comunque che almeno in questa prima fase mattutina potrà esserci qualche piovasco qua e là, o anche occasionali rovesci. Il tutto si esaurirà abbastanza presto.