La saccatura fredda procede spedita sul cuore del Mediterraneo, dove andrà a rincarare ulteriormente la dose nel corso del week-end alimentata da ulteriori apporti d’aria artica: nella giornata di domenica si avviterà un perno ciclonico al suolo fra il Basso Adriatico, lo Ionio Settentrionale e la Penisola Ellenica, congeniale per incrementare l’afflusso di correnti da N/NE verso le regioni adriatiche. E’ atteso l’ingresso di un nocciolo d’aria fredda a tutte le quote, che si manifesterà con un ulteriore calo termico e con un’accentuazione dell’instabilità.
Le proiezioni del modello americano GFS indicano per il 9 ottobre l’ingresso d’isoterme addirittura di 0°C all’altezza geopotenziale di 850 hPa sul territorio abruzzese: in poche parole, ciò significa che sull’entroterra montuoso i rovesci di pioggia attesi domenica potranno assumere carattere nevoso già a partire dai 1000 metri d’altezza, ma un po’ su tutti i versanti adriatici dell’Appennino si potranno avere spolverate di neve dalle peculiarità di quasi estiva.