Torniamo sull’argomento dei ghiacci artici e sul loro precoce scioglimento. In questo caso si pone attenzione al trend di diminuzione della superficie artica dei ghiacci marini nel corso della stagione estiva.
Tutti sanno infatti che i ghiacci artici hanno misurato la loro minore estensione nel 2007, risultando di poco più estesi l’anno successivo, e, infine, migliorando ulteriormente la loro estensione nel 2009.
Tuttavia, anche quest’anno abbiamo pur sempre avuto la terza minore estensione dei ghiacci da quando viene misurata dal 1979, anno in cui vennero introdotti i primi monitoraggi satellitari.
Infatti, secondo la maggior parte degli scienziati, la superficie artica marittima dovrebbe risultare completamente priva di ghiacci già durante le Estati del 2020.
Uno studio pubblicato dal britannico Meteoffice dimostra, attraverso una accurata modellizzazione, che la prima estate senza ghiaccio si verificherà sul Polo Nord solamente tra il 2060 ed il 2080, mentre è assai improbabile che possa verificarsi entro il 2020, come suggeriscono invece altri studi come quello pubblicato dal Catlin Arctic Survey.
E’ stato dimostrato, infatti, che lo straordinario minimo raggiunto nel 2007 può essere attribuito solo in parte al crescente effetto serra, e per il resto ad una particolare situazione meteorologica che ha fatto affluire verso l’artico correnti quasi perpetue da Sud, amplificando quindi l’apporto di calore dalle più basse latitudini.
Situazioni meteorologiche contingenti, causano una notevole variabilità interannuale nell’estensione dei ghiacci artici, ed ancora, esaminando il trend in diminuzione, non riesce difficile scorporare il segnale dell’influenza delle attività umane da quello della cause naturali.
Infatti, stando ai modelli utilizzati, viene illustrato come, dopo un anno di “crisi” particolarmente forte del ghiaccio, non si recupera più ai livelli precedenti, procedendo quindi in un’unica direzione di scioglimento.
Invece, il fatto che il ghiaccio, dopo il minimo raggiunto nel 2007, abbia recuperato nei due anni successivi, sta a dimostrare che non ha ancora raggiunto un punto di svolta definitivo, dovuto al crescere delle temperature globali.
Comunque, se non accadrà entro breve, i modelli sono concordi nel prevedere il declino completo entro i prossimi 50 anni.
Al momento, possiamo dire che i ghiacci continuano la loro crescita stagionale, anche se il mese di Ottobre è stato particolarmente caldo a livello globale, grazie soprattutto agli afflussi caldi provenienti dal Pacifico, e conseguenti irruzioni fredde polari sull’America Settentrionale.
Il trend decennale di decrescita, risulta al momento del -4,68% per decade.
Torneremo a breve sull’argomento dei ghiacci artici con una recensione dell’Arctic Report Card.