Venti di forte intensità di provenienza artica sospingono il fronte freddo polare sulle Isole Britanniche e sul Mare del Nord. Il campo minato depressionario nord-atlantico è una continua fucina di maltempo.
Diventa così inevitabile lo scontro con l’alta pressione mitteleuropea.
Ad est permane, anche se innalzato di latitudine, l’anticiclone russo che, con i suoi 1040 hPa, distribuisce protezione meteorologica soprattutto ai Paesi Baltici.
La depressione mediterranea (1010 hPa) si avvicina alle coste dalmate abbandonando l’Italia. Sopra alla Repubblica Ceca spicca una falla gemella capace di richiamare il fronte caldo centro-europeo, il fronte freddo balcanico e distribuire una scia occlusiva sino al Triveneto.
Si va attenuando l’insistente ruota depressionaria mediterranea colma di aria fredda in quota e pioggia. Il suo baricentro viene spinto lentamente verso est dall’avanzata dell’imponente anticlone azzorriano. Come si può notare dall’immagine satellitare, la Penisola Iberica è la prima a godere pienamente di questa generosa protezione altopressionaria.
Discorso completamente opposto per le Regioni Balcaniche, colpite profondamente dalle precipitazioni, anche temporalesche, causate dal transito della goccia fredda mediterranea.
Nubi basse con piogge sparse anche in Germania e Polonia a causa dell’impatto tra le diverse masse d’aria in quota.
Insiste sulla Scozia la permanenza di un vistoso nucleo gelido che investe l’intera Regione con freddo e piogge, propagando brividi e maltempo sino a tutto il Mare del Nord.