Ci troviamo anche oggi a confermare la straordinarietà dell’evento che inizierà a manifestarsi dal ponte del 1° maggio, per poi raggiungere i massimi effetti nel corso della prima parte della prossima settimana, quando la bolla africana abbraccerà in pieno la nostra Penisola. Se ci fossimo trovare in pieno luglio, staremmo comunque preannunciando l’arrivo di una forte ondata di caldo: basta forse solo questo per sottolineare la portata di quest’intensa fiammata africana, che appunto sarebbe estremamente rilevante anche in piena estate. E’ assolutamente anomalo che una vampata di calore di queste proporzioni colpisca il cuore del Mediterraneo all’inizio di maggio. Ricordiamo che con isoterme dell’ordine dei +20/+25°C all’altezza isobarica di 850 hPa, il termometro al suolo potrà raggiungere facilmente picchi fino a 35/38 gradi, ovvero valori degni del più classico degli intensi solleone dei periodi clou di piena estate inoltrata.
L’ondata di caldo va comunque inserita nell’ambito stagionale in cui ci troviamo e quindi non tutta Italia si troverà a fare i conti con un clima da fornace. A parte il Nord, che potrebbe rimanere leggermente più ai margini, non va certo sottovalutato l’effetto di un mare ancora freddo, che riuscirà a smorzare la potenza dell’ondata di caldo in molte aree costiere, almeno quelle che avranno a che fare con il vento dal mare. Ed i contrasti fra il mare freddo e l’aria calda potrà produrre anche nebbie e nubi basse marittime. La mappa in basso mostra la differenza termica attesa in pieno giorno per il 5 maggio rispetto al contesto odierno e ci permette di apprezzare come gli aumenti termici più rilevanti riguarderanno le interne del Centro-Sud ed Isole, in una certa misura anche le Alpi. Si avranno aumenti vertiginosi di 10/15 gradi rispetto ad ora, ma anche superiori su zone interne ed occidentali della Sardegna.