Ci stiamo avvicinando al grande evento meteo di gelo atteso in Europa, che dovrebbe coinvolgere in parte anche l’Italia. Quella in arrivo è un’ondata di gelo siberiano in grande stile, paragonabile a quelle storiche avute in passato. Ovviamente si tratta per ora solo di proiezioni, vediamo se tutto ciò verrà realizzato.
Nelle discussioni di carattere meteorologico di questi giorni sui diversi social, alcuni asseriscono che il Buran, vento gelido che si origina dalle steppe della pianura sarmatica e Siberia, non può venire nel Mediterraneo.
Ma è davvero così? Il termine Buran (a volte chiamato in modo scorretto burian) si riferisce al gelido vento da nord-est che soffia dalle steppe siberiane verso gli Urali e la pianura russo-sarmatica. Spesso e volentieri si estende verso l’Asia, mentre in qualche circostanza scavalca gli Urali per giungere in Europa.
Nella lingua russa Buran significa vento molto forte, spesso legato al fenomeno del blizzard e dello scaccianeve, nient’altro che tormente di neve che vedono fiocchi sottili che si mischiano alla neve sollevate dal suolo in moti vorticosi che riducono ulteriormente la visibilità. E’ causa di condizioni meteo proibitive.
In Italia tale termine è divenuto di uso comune già da qualche decennio, da quando in TV gli storici meteoman iniziarono a definire le ondate di freddo dalla Russia con il termine di Buran. Fra questi citiamo i top Bernacca, Baroni, Caroselli e fino ad arrivare a Bonelli e Giuliacci.
Il Buran arriva raramente nel Mediterraneo: lo schema più favorevole è il Ponte di Weikoff, che si forma quando l’alta pressione delle Azzorre si allunga verso la Scandinavia per congiungersi con l’anticiclone siberiano. Le masse d’aria gelide scorrono sul bordo orientale del ponte raggiungendo l’Europa e l’Italia.
Fra gli eventi più celebri, non possiamo non citare il Febbraio 1956 ed il Gennaio 1985, ma quest’ultimo fu un mix con aria artica. Un altro gelido Buran si verificò nel dicembre 1996, ma anche gli eventi più recenti di febbraio 2012 e gennaio 2017 sono stati caratterizzati da questo tipo d’irruzioni d’aria gelida.
Il Buran nel Mediterraneo si manifesta con ondate di gelo con i venti che inequivocabilmente giungono dalla Russia. Quindi i venti di est o nord est siberiani attesi da domenica possono essere definiti di Buran. Insomma, se il Buran non esiste, è come cancellare una parte della storia della meteorologia italiana.