Chi se la ricorda più la grande fiammata estiva? Sembra già lontana, eppure risale a meno di una settimana fa: nello scorso week-end le temperature si erano impennate ad oltre i 30 gradi su tutta la pianura emiliana e romagnola, mentre quest’oggi si fatica da più parti a superare addirittura i 10 gradi. Tutta un’altra musica a distanza di una manciata di giorni: questi scenari invernali sono ulteriormente accentuati se saliamo verso l’entroterra appenninico, dove ulteriori nevicate stanno interessando i rilievi, anche a quote di bassa montagna.
La circolazione di venti da E/NE ha esaltato le precipitazioni sui versanti montuosi esposti e, laddove i fenomeni si sono rivelati più intensi, anche la neve è scesa a quote relativamente basse per il periodo, con una consistenza tale da far accumulare 15-20 centimetri di manto bianco (neve fresca) oltre i 1200 metri. Imbiancate molte zone limitrofe al massiccio del Cimone già attorno ai 1000 metri, ma i fiocchi sono a tratti scesi anche al di sotto degli 800 metri d’altezza (Pievepelago). La “dama bianca” ha sconfinato anche sui settori toscani e l’Abetone ha assunto nuovamente un aspetto tipicamente invernale.