In quest’inizio settimana non possiamo che descrivere uno scenario meteo attuale assolutamente scoppiettante, dopo un lungo periodo di sostanziale e monotona staticità, con le perturbazioni che hanno trovato grande difficoltà a penetrare lo scudo anticiclonico sul Mediterraneo e, a tratti, anche su gran parte del Continente. Ora una fiondata di diretta estrazione artica si appresta a trafiggere le ultime resistenze anticicloniche: l’aria fredda è in gran parte addossata alle Alpi, ma sta già rapidamente valicandole, attratta da un profondo minimo depressionario in prossimità dell’Adriatico, in rapido spostamento verso sud/est. La situazione appena descritta la possiamo scrutare in maniera più approfondita con la mappa della pressione al suolo prevista per il primo pomeriggio odierno, mentre nella seconda carta è evidenziata la direzione ed intensità dei venti, sempre con riferimento al primo pomeriggio di oggi. Il foehn sulle Alpi nord/occidentali potrebbe raggiungere raffiche superiori ai 100 km/h, ma questo avverrà in genere lungo i ripidi pendii posti su zone disabitate.
Le ultime emissioni modellistiche confermano il calo termico severo per i prossimi giorni, che riguarderà gran parte dell’Europa Centro-Meridionale, in particolare le zone comprese fra il Mar Nero e la nostra Penisola. La mappa su scala europea evidenzia le variazioni termiche ad 850 hPa (quota isobarica di riferimento per valutare l’entità di un’avvezione fredda) per mercoledì 14 ottobre rispetto alla situazione attuale: il marcato calo termico alle nostre latitudini si contrapporrà ad un notevole incremento delle isoterme tra le Isole Britanniche, il Mar di Norvegia e l’Islanda. Entrando nel dettaglio sul nostro Paese, possiamo vedere come da adesso alle ore centrali di domenica la diminuzione termica a 1500 metri d’altezza risulterà più marcata lungo le zone adriatiche, mentre il calo risulterà più addolcito in corrispondenza delle Isole Maggiori, poiché la reazione mediterranea potrebbe favorire la genesi di una depressione che rallenterà pertanto l’affondo freddo.
La ferita inferta dall’avvezione artica potrebbe restare aperta per un bel po’ di giorni, forse per gran parte di questa settimana. La mappa ECMWF, riferita alla notte fra giovedì 15 e venerdì 16, mostra una vasta circolazione fredda su gran parte dell’Europa Centro-Orientale, protesa fino al cuore del Mediterraneo ed alimentata dalla colata artica.