La città argentina di Ushuaia, nella Terra del Fuoco, la mattina di lunedì 11 giugno era paralizzata dall’enorme quantità di neve sulle strade. Attività pubbliche e private sono state sospese, incluse le scuole e gran parte delle aziende. Nel fine settimana, ma in particolare domenica sera-notte, la neve è caduta con estrema intensità e vento fino a 100 km/h, in condizioni di “blizzard”, con la riduzione quasi totale di visibilità in alcuni momenti (Whiteout). Il manto nevoso in città ha raggiunto mediamente i 30-50 cm, come nella zona dell’aeroporto, ma è arrivato fino a 70 cm nel centro della città e a un metro nei quartieri più alti, secondo il governo locale.
Il transito è stato ripristinato sulla Strada Nazionale 3 dopo essere stato fermato, ma si chiede alla popolazione di circolare sulle strade solo se necessario. Ruspe e spartineve lavorano 24 ore al giorno per rimuovere la grande quantità di neve sulle strade principali della città.
Il governo della provincia della Terra del Fuoco ha negato che Ushuaia sia isolata. “Siamo coperti di neve, ma non isolati”, hanno detto i rappresentanti del governo locale, che garantiscono anche che il funzionamento dell’aeroporto Islas Malvinas è normale e che tutti i voli, anche lunedì, sono stati in grado di raggiungere Ushuaia. Secondo il governo di Tierra del Fuego, una nevicata di simili proporzioni non si verificava dal 1995, nonostante una intensa nevicata si sia verificata nel 2010. La quantità di neve caduta finora a Ushuaia in questa stagione sarebbe equivalente a quella caduta in tutto l’inverno dello scorso anno.
Situato all’estremità meridionale dell’Argentina, Ushuaia è abituata a neve e vento forte. La nevicata durante il fine settimana, però, è stata insolitamente abbondante per la città ed è venuta a seguito di un’altra nevicata verificatasi nella settimana precedente. Il forte vento ha anche contribuito a creare formidabili accumuli eolici. La tormenta di neve è stata causata dal transito di una profonda depressione nello Stretto di Drake, tra Sud America e Antartide.