Il risveglio odierno, così come quello di ieri, porta in dote aria fredda che va accumulandosi nei bassi strati. Le temperature si approssimano allo zero, in particolare nelle pianure e le vallate del Centro nord, laddove la copertura nuvolosa risultava essere meno intensa nel corso della notte. Esiste concreto il pericolo di estese gelate, con ripercussioni sul comparto agricolo. Non vanno difatti trascurate le condizioni meteo-climatiche precedenti, con induzione anticipata di molte attività biologiche in seno alle colture in pieno campo.
Una condizione prettamente invernale, ad interessamento di un’area assai vasta che va dal bacino del Mediterraneo all’Europa Centrale. L’osservazione dell’immagine satellitare del primo mattino è assai eloquente nel mostrarci una configurazione barica complessa, quanto semplice nel suo sviluppo. Risultano chiaramente visibili le nubi, ora meno diffuse ed intense dei giorni precedenti, che si stagliano sui cieli italici del meridione e parte del Centro, mentre al nord risultano essere, perlomeno in pianura, tutt’altro che decise.
Volgendo lo sguardo oltre confine, possiamo notare altra nuvolosità tra la Germania e i Paesi oltr’alpe, figlia di un altro minimo barico situato per l’appunto sulla parte Settentrionale della Germinai stessa. Nuvolosità in grado di portarsi a ridosso dell’arco alpino, ma di arrecare precipitazioni soltanto sui versanti esteri. Non mancheranno di certo locali sconfinamenti, in particolare al pomeriggio sui settori orientali, tuttavia si tratterà di deboli fenomeni. Comunque nevosi a quote ancora decisamente basse.
Quel che appare interessante segnalare, l’osservazione lo conferma, è la presenza di due possenti giure anticicloniche sui bordi orientale ed occidentale della nostra Penisola. Rispettivamente un anticiclone tra la Russia Europea e la Penisola Scandinava, l’alta pressione delle Azzorre in allungamento verso Nordest. Ciò porterà alla formazione di un ponte anticiclonico tra Europa occidentale e Settentrionale, con isolamento in quota della vasta struttura ciclonica con perno attualmente sulle nostre regioni meridionali.
Un tipo devoluzione che si manterrà tale per diversi giorni ancora, portando a ritorni d’instabilità anche nel corso del weekend un po’ su tutte le regioni. Tornando invece al tempo odierno, detto del Nord, anche il Centro registrerà un parziale miglioramento, specie sui settori tirrenici e la Sardegna, laddove i fenomeni si limiteranno ad ulteriore instabilità nel corso delle ore pomeridiane. Non si escludono altri temporali che porterebbero la neve a quote collinari.
Il medio Adriatico, così come gran parte del Sud Italia, saranno ancora interessati da moderata instabilità già nelle prossime ore sono attesi dei fenomeni su Abruzzo e Marche, così come su Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia Settentrionale. Precipitazioni che si intensificheranno ulteriormente al pomeriggio, allorquando non si escludono temporali a carattere sparso. La neve potrebbe ancora cadere a quote collinari lungo l’Adriatico, mentre al Sud avremo un lieve rialzo termico con corrispettivo rialzo della quota neve.