E’ una delle tante domande inerenti le condizioni meteo climatiche di aprile, ovvero si può parlare di meteo estremo? Proviamo a ragionarci su.
Partiamo da una considerazione di base: aprile, così come marzo, statisticamente è mese capriccioso. Può alternare momenti di sole, magari anche i primi caldi stagionali, a momenti davvero brutti. Il maltempo, quando si mette di buona lena, sa essere cattivo.
Maltempo che sino a questo momento non è mancato ed è servito a ripristinare piogge degne di nota. Venivamo da un paio di mesi siccitosi e lo spettro 2017 aleggiava nell’aria. Eppure c’erano dei segnali inequivocabili di cambiamento, segnali che arrivavano dall’atmosfera e da alcune anomalie climatiche non sostenibili. C’era un Vortice Polare insolitamente forte, insolitamente freddo, sapevamo che ad aprile avrebbe tirato le cuoia ed allora tutto il freddo intrappolato sull’Artico avrebbe potuto raggiungere ampie zone d’Europa.
Così è stato. Aprile si è mostrato da subito intollerante, non nei nostri confronti ma verso chi lo aveva preceduto. Doveva mettere una pezza alle anomalie con altre anomalie. Ora piove, non troppo ma neppure poco, fa anche discretamente freddo e potrebbe farne ancora nei prossimi giorni.
Diciamo, a questo punto, che parlare di meteo estremo sarebbe eccessivo e che forse sarebbe meglio parlare di estremi meteo. Badate bene, le differenze ci sono. Con meteo estremo intendiamo classificare tutti quegli episodi che causano danni o disagi, che provocano anomalie consistenti. Con estremi meteo intendiamo situazioni diametralmente opposte, magari anche anomalie di segno opposto ma pur sempre scenari differenti.
Poi sì, qualcuno potrebbe obbiettare che stiamo sottolizzando il nulla, però è anche vero che se vogliamo essere obbiettivi e quanto mai precisi dobbiamo affermare che sino a questo momento non c’è stato nulla di cui preoccuparsi. Situazioni interessanti sì, senza dubbio, ma non tali da far gridare all’estremo.