Come già detto in precedenti articoli, l’ISAC – CNR ha compiuto una grossa ricerca sul clima italiano, riuscendo a ricostruire le variazioni delle temperature e delle precipitazioni intercorse nel periodo tra il 1800, nel pieno della Piccola Età Glaciale, ed il 2008.
Ovviamente, per i periodi di un Secolo o di due Secoli fa, sono state fatte delle ricostruzioni tramite calcoli matematici per sopperire alla relativa scarsezza delle stazioni di rilevazione meteorologica, rispetto ai tempi attuali.
Tali calcoli sono molto precisi per quel che riguarda le temperature, mentre l’estrema variabilità delle piogge da zona a zona rende un po’ meno attendibile la ricostruzione delle precipitazioni.
Tuttavia la ricerca svolge una grandissima importanza per la visualizzazione delle variazioni climatiche italiane intercorse negli ultimi due Secoli.
Per quello che riguarda il passato mese di Aprile 2008, notiamo che, dal punto di vista termico, esso è stato abbastanza mite, ponendosi con uno scarto medio di +0,83°C rispetto alla norma 1961-90.
Scarti tra 0,0° e +0,5°C si sono verificati sull’Arco Alpino, sul settore Nord Ovest, sul nord della Sardegna.
Tra +0,5° e +1,0°C sul resto del Nord, e tutto il Centro Italia.
Tra +1,0° e +1,5°C sulla Sardegna Centrale e su quasi tutto il Sud Italia.
Tra +1,5° e +2,0°C su Sardegna Meridionale, tra Calabria e Sicilia, sulla Basilicata meridionale.
Lo scarto è stato particolarmente evidente per le temperature massime, +1,01°C, rispetto alle minime, che sono state +0,67°C superiori alla norma.
Riguardo alle piogge, situazione piuttosto buona per gran parte d’Italia.
Piogge superiori al 200% si sono verificate su buona parte del Nord, ma con piogge abbastanza superiori alla norma su gran parte d’Italia, inferiori invece sulle Isole Maggiori.
Complessivamente, lo scarto è stato del 41%, il mese di Aprile 2008 si è così posto al 32° posto tra i più piovosi dal 1800 ad oggi.