Febbraio è l’ultimo mese invernale ufficiale. Freddo e neve potrebbero farsi strada anche in primavera, sia chiaro, ma per sperare in un clima invernale duraturo (perlomeno alle nostre latitudini) è l’ultimo mese che potrebbe portarci qualcosa degno del vero Inverno. Per il momento non s’intravede nulla di tutto ciò, se non a distanze “meteorologicamente siderali” (si parla dell’ultima decade del mese, ma fin tanto che alcuni pattern atmosferici non cambieranno segno ci sarà ben poco da fare.
In particolare abbiamo dato un’occhiata a quei pattern descrittivi dello stato di salute del Vortice Polare, AO e NAO, constatando che per il momento siamo su valori positivi a dir poco folli.
Ricordiamoci che l’oscillazione artica è calcolata sulla base della pressione. Più bassa è la pressione nella regione artica, maggiore (positivo) è l’indice AO. Bassa pressione nella regione artica indica la presenza di cicloni freddi e profondi, il tutto si traduce solitamente con un jet stream più forte e volendo sintetizzare in un vortice polare più forte. Vuol dire semplicemente che il gelo resta intrappolato all’interno del Circolo Polare. Viceversa, una maggiore pressione nella regione artica significa che il getto è più debole e l’aria fredda ha maggiori probabilità di catapultarsi a sud creando i presupposti per irruzioni fredde in Europa o negli Stati Uniti.
Le attuali proiezioni dell’indice AO ci mostrando una fase AO positiva molto forte e abbiamo già capito quanto questa configurazione sia altamente deleteria per l’inverno europeo, ma anche per molte zone degli Stati Uniti orientali e sudorientali. Possiamo aggiungere che dall’inizio dell’inverno l’AO è stato principalmente positiva, da qui ovviamente non possiamo far altro che prendere atto dell’Inverno decisamente più mite su gran parte dell’emisfero settentrionale.
Lo stesso dicasi per l’indice NAO, ma in quest’ultimo caso è assai interessante la correlazione con un’altra oscillazione di cui s’è parlato qualche giorno fa: il PNA. Ultimamente siamo in presenza di un pattern NAO+/PNA-, pattern che al momento appare piuttosto stabile impedendo forti irruzioni fredde negli Stati Uniti meridionali o in Europa. In simili condizioni qualche breve irruzione è possibile, ma si tratta di semplici parentesi.
A questo punto viene da chiedersi: a quando un cambiamento? Osservando le proiezioni a più lungo termine possiamo dirvi che AO, NAO e PNA potrebbe cambiar segno nel corso dell’ultima decade di febbraio. A quel punto le manovre invernali potrebbero letteralmente esplodere e il freddo, il gran freddo, potrebbe farsi largo verso latitudini temperate. Non vi stiamo dicendo che verrà necessariamente coinvolta anche l’Italia, vi stiamo semplicemente dicendo che qualcosa potrebbe effettivamente cambiare.