Mentre il Canada e l’Alaska sono in preda a scenari di intenso gelo invernale, una vasta area dei territori statunitensi centro-orientali risentono di una fase molto mite, dovuta alla risalita di masse d’aria dal Messico. I valori massimi raggiunti ieri (venerdì 18 febbraio) testimoniano la realtà di un caldo degno della terza primavera.
In Texas sono stati persino superati i 30 gradi su San Angelo, mentre quasi 27 gradi sono stati misurati ad Oklahoma City. Questi sono altri dei valori più eclatanti raggiunti in un’area vasta compresa dal Kansas al Missouri fino alla Georgia ed al Maryland: Wichita 25,6°C, St.Louis e Topeka 24,4°C, Dodge City 23,9°C, Augusta 23,3°C, Atlanta e Washington/Reagan 22,2°C, Baltimora 21,7°C.
A confronto, ecco alcune medie delle massime di febbraio: Atlanta 12,8°C, Oklahoma City 11,2°C, Wichita e Washington 7,7°C, Baltimora 6,5°C, St.Louis 5,9°C. Gli scarti dalla norma sono dunque di rilievo davvero notevole e fa ancora più sensazione se si pensa che fino ad appena 10 giorni fa gelo e neve erano i protagonisti. Anche New York dal grande gelo è passata ad un inusuale clima primaverile per febbraio, con quasi 20 gradi. Nel frattempo un calo termico deciso tende ad interessare le coste nord-orientali, ma in questa fase le discese artiche intendono puntare più direttamente le zone occidentali.