Le prime piogge sul Nord dell’Italia preannunciano l’indebolimento del promontorio anticiclonico ad opera delle correnti umide atlantiche che si stanno gradualmente espandendo a latitudini più basse. Attualmente continua ad aversi un clima decisamente troppo caldo per il periodo (lo confermano anche i record di caldo di cui approfondiremo in altro articolo), ma il cambiamento meteo diverrà però ben più incisivo nel corso del week-end, quando una saccatura, legata alla vasta depressione nord-atlantica, affonderà sul cuore del Mediterraneo (come da mappa in basso) riuscendo a penetrare lo scudo anticiclonico, con associate masse d’aria ben più fredde che dilagheranno sull’Italia attraverso forti correnti di Tramontana, Maestrale e Bora.
E’ confermata una profonda ciclogenesi sull’Italia tra domenica e lunedì, che tenderà a penalizzare maggiormente le regioni centro-meridionali, ove saranno maggiori gli effetti perturbati in termini di precipitazioni, vento e temperature in picchiata. Il clou sarà lunedì 11, giornata dell’Estate di San Martino, quando il maltempo risulterà particolarmente forte su Adriatiche e Sud (attese anche spruzzate di neve in Appennino): sembra paradossale, ma dopo la lunghissima coda tardo-estiva ecco che proprio tra il week-end e l’inizio della prossima settimana (giorno della ricorrenza) si percepiranno i primi brividi quasi invernali. Non sarà però così per il Nord Italia, dove lunedì tornerà il sole e le temperature saliranno repentinamente su valori miti, complice il foehn.