IMPONENTE ANTICICLONE – Si è ulteriormente consolidato il dominio dell’alta pressione non solo sul Mediterraneo, ma anche su gran parte d’Europa, come evidente dalla vasta area sgombra da nubi che si estende dalla Penisola Iberica fino alla Russia. Le perturbazioni resteranno relegate ai margini e scorrono ad alte latitudini: il fronte attualmente sul Regno Unito non riuscirà a scardinare il muro anticiclonico che domina sul cuore dell’Europa, se non facendo giungere delle velature alte e sottili. Tuttavia, questo tentativo d’intrusione perturbata rappresenta il segnale di una graduale erosione dell’anticiclone sui settori più occidentali del Continente, ove le perturbazioni atlantiche troveranno modo di sfondare: partirà così quel cambiamento che nel fine settimana coinvolgerà anche il Mediterraneo.
TEMPERATURE QUASI ESTIVE – La radice calda del promontorio sub-tropicale si trova posizionata appena ad ovest dell’Italia, ma anche il nostro Paese risente del flusso nord-africano in seno all’anticiclone: si è così avuto un ulteriore aumento delle temperature, più avvertito in montagna e nelle pianure interne, complice l’abbondante soleggiamento che non è stato granché disturbato dalle innocue velature alte in transito. I valori più elevati si sono registrati al Centro-Nord, con punte di oltre 25 gradi sulla Val Padana, fondivalle alpini e pianure/valli interne di Toscana, Umbria e Lazio. La località più calda è risultata Firenze con 28 gradi, seguita da Bolzano con 27 gradi. Caldo fuori stagione anche in quota sulle Alpi, con picchi di 20 gradi a 1500 metri d’altezza. Notevoli anche i 26 gradi di Aosta.