Una piccola premessa:
quando si scrive un articolo, o editoriale che sia, si cerca di effettuare un’analisi che trascenda dal gusto personale di questo o quell’autore. Non troviamo corretto, a nostro avviso, che taluni considerino i contenuti “faziosi”, perché così non è. Sappiamo bene che alcune regioni d’Italia avrebbero necessità di un periodo di bel tempo, in particolare le più Meridionali, ma sappiamo altrettanto bene che gran parte dello Stivale necessiterebbe di un cambio circolatorio tale da riportare quelle piogge che potrebbero lenire la drammatica siccità che si protrae da mesi.
Spazio all’Alta Pressione:
detto ciò, siamo dinanzi ad un periodo dominato in lungo e in largo dall’Anticiclone. Dopo aver stazionato sull’Europa occidentale, interessando le regioni di ponente con una sua propaggine, la struttura sta per traslocare – temporaneamente – nel cuore del Mediterraneo. Uno spostamento che deriva dalla diversa distribuzione delle aree cicloniche Atlantiche, che tenteranno alcune timide sortite verso la Francia.
L’anomalia termica:
le temperature registreranno un ulteriore rialzo al Centro Sud e nelle Isole. E’ probabile, tra l’altro, che nei prossimi giorni si assista alla risalita d’aria caldo-umida dal nord Africa, il ché non farebbe altro che enfatizzare condizioni climatiche tardo primaverili in molte delle suddette regioni. In genere avremo valori termici superiori al normale di 5-6 gradi, con punte fino a 7-8 gradi in alcune località della Sardegna.
Qualche buona notizia per il Nord Italia:
una perturbazione Atlantica proverà a scalfire la fortezza anticiclonica riuscendo a sospingere spifferi d’aria umida e instabile in direzione del Settentrione. Domenica si dovrebbe assistere ad un più corposo peggioramento, che porterebbe piogge in pianura e nevicate lungo l’arco alpino oltre i 1500/1600 metri. Ma intendiamoci, non si può certo definire un cambio circolatorio in grande stile e tale di aprire la strada ad ulteriori perturbazioni. L’Alta Pressione, infatti, riporterà un nucleo sull’Europa occidentale e provocherà l’isolamento della struttura ciclonica. Per capirci, diverrà quella che in gergo definiamo “goccia fredda”.
Le difficoltà Modellistiche:
quando parliamo di “gocce fredde” ci riferiamo a delle figure cicloniche che si staccano dal flusso perturbato principale e percorrono strade difficilmente prevedibili. A tal proposito prosegue la diatriba tra il Modello Europeo ECMWF e l’Americano GFS. Il primo attribuisce un maggior peso alla goccia fredda, che riuscerebbe a raggiungere la Sardegna provocando un graduale peggioramento in gran parte del Centro Nord. Il secondo, invece, pone l’Alta Pressione su un piedistallo, capace cioè di tenere a bada la struttura ciclonica costringendola ad un “pericoloso” scivolamento verso la Penisola Iberica.
Prospettive di cambiamento?:
Al momento poche. L’Alta Pressione non vuole saperne di abbandonare quella che da mesi è diventata la sua nuova sede: l’Europa occidentale. Facile, quindi, l’estensione verso est con conseguenze stabilizzanti su gran parte dell’Europa centrale e del Mediterraneo. Eventuali insidie, al momento, paiono rappresentate da qualche piccola goccia fredda in isolamento dal flusso Atlantico in scorrimento alle alte latitudini. Da sottolineare, infine, come le prime fiammate calde africane tentino di far capolino tra la Penisola Iberica e le nostre regioni Meridionali. Per ora è soltanto un’ipotesi, ma che andrebbe a suffragare un’analisi proposta qualche giorno fa riguardante le anomalie delle acque superficiali Atlantiche tra l’Iberia e il Marocco.
Focus: evoluzione sino al 27 marzo 2012
Il tempo resterà stabile, soleggiato e fin troppo mite per diversi giorni. Poche nubi coinvolgeranno le coste tirreniche e della Liguria, la cui genesi è imputabile allo scorrimento d’aria mite al di sopra di acque decisamente più fredde. Da sabato avremo un graduale cambiamento nelle regioni Settentrionali, che culminerà col peggioramento domenicale. Qualche pioggia potrebbe coinvolgere anche la Toscana, mentre altrove proseguirà il bel tempo in un quadro climatico tardo primaverile.
C’è da capire se la goccia fredda che andrà ad isolarsi sulla Francia sarà in grado di raggiungere l’Italia o resterà intrappolata in quella parte del Continente. Probabile una parziale influenza al Nord, ove il tempo resterebbe variabile e localmente uggioso. Altrove potrebbe insistere l’Alta Pressione, almenoché l’area ciclonica non riesca a spingersi verso est come ipotizzato dal modello Europeo ECMWF.
Evoluzione sino al 01 aprile 2012
Il mese di Marzo dovrebbe concludersi peraltro all’insegna dell’Alta Pressione. Di perturbazioni Atlantiche organizzate, al momento, non se ne vede l’ombra.
In conclusione.
Insomma, a fronte di un dominio anticiclonico incontrastato, sarà bene accontentarsi di quei pochi disturbi che riusciranno perlomeno a solleticarlo.