DOMINIO ANTICICLONICO AD OVEST – Nel contesto europeo, sono le nazioni occidentali quelle che più risentono dell’influenza stabilizzante di un vasto anticiclone oceanico, i cui massimi barici si trovano collocati in prossimità del Golfo di Guascogna. La Penisola Iberica, oltre al bel tempo, risente tra l’altro della risalita di un flusso di correnti molto calde, che favorisce temperature molto elevate, anche di 40 gradi ed oltre. Le propaggini orientali dell’anticiclone tornano a premere verso est, in direzione del Centro Europa e del Mediterraneo, dopo il temporaneo arretramento che aveva permesso l’inserimento di un impulso perturbato tra Italia e Balcani, coadiuvato da aria fresca nord-atlantica. Adesso il flusso perturbato oceanico è costretto a salire maggiormente di latitudine, per l’anticiclone che spinge da ovest.
INSIDIE INSTABILI SULL’ITALIA – La debole perturbazione, dopo aver raggiunto le regioni settentrionali, si è rapidamente portata sul Centro-Sud, dove non sono mancate precipitazioni sparse prime ore della giornata. L’ammasso nuvoloso si è focalizzato nelle ultime ore sul Sud Italia, mentre il tempo è migliorato al Centro-Nord, dove hanno prevalso ampi rasserenamenti. Tuttavia, sulle aree interne appenniniche si è assistito allo sviluppo di cumulogenesi che localmente è degenerata in temporali a ridosso dei rilievi, ma anche in qualche area di pianura, come nel caso di Bologna. Acquazzoni hanno colpito anche la zona di Roma. Tempo decisamente migliore al Settentrione, con temperature cresciute e punte fino a 32°, ma con temporali che si sono sviluppati sulle Alpi Orientali sconfinando verso le pianure friulane.