Difficile poter trovare spunti di discussione quando la circolazione è quella che tutti conoscono. Dopotutto è da giugno che le condizioni meteo si avvolgono degli stessi protagonisti: le Basse Pressioni a ridosso del Regno Unito e l’Anticiclone Africano nel cuore del Mediterraneo.
La presenza di grandi depressioni sulla Gran Bretagna non basta da sola per spiegare le ragioni che spingono l’Alta Pressione in Italia. A nostro avviso la causa che determina la persistenza anticiclonica è imputabile in gran parte alle anomalie termiche negative delle acque superficiali atlantiche in quel tratto d’Oceano tra il Marocco e il Portogallo. Acque più fredde del normale richiamano le perturbazioni, che impediscono all’Alta delle Azzorre di stazionare nel settore di compentenza.
Il tempo giovedì 2 agosto
Prevediamo cieli sereni o poco nuvolosi, da nord a sud. Durante le ore più calde continueranno a svilupparsi degli annuvolamenti sull’arco alpino, dai quali nasceranno delle celle temporalesche. Alcune potrebbero sfociare verso le alte pianure, soprattutto tra Piemonte e ovest Lombardia. Locali addensamenti pomeridiani coinvolgeranno anche l’Appennino meridionale, senza escludere isolati acquazzoni sui rilievi della Calabria. I venti registreranno un’attenuazione anche sul basso Adriatico, mentre le temperature non dovrebbero registrare variazioni significative.
Weekend con la canicola
La spinta, l’ennesima, dell’Anticiclone Africano sarà responsabile di un nuovo aumento delle temperature. Entro domenica si arriverà a registrare punte di 36-37°C al centro nord, 37-38°C al sud e 40°C nelle isole.
Spifferi instabili di natura atlantica continueranno a lambire le Alpi, che potranno così usufruire di temporali rinfrescanti. Qualche rovescio sembra in grado di sfociare in pianure nel corso della serata domenicale. Nelle altre regioni prevediamo cieli sereni o scarsamente nuvolosi.
L’ondata di caldo proseguirà anche la prossima settimana
Le temperature potrebbero aumentare ulteriormente nelle giornate di lunedì e martedì. Un rialzo che sembra poter coinvolgere maggiormente le regioni centro meridionali e insulari, con punte locali di oltre 40°C. Il nord, invece, usufruirebbe di un maggior apporto atlantico con conseguenti precipitazioni a carattere temporalesco sull’arco alpino e in diversi settori della Val Padana.