Vicini al record stagionale del freddo in Antartide. Il 5 agosto, al rilevamento sinottico delle 1800 UTC, i termometri hanno segnato -78,7 °C alla base russa Vostok, sfiorando i -79,0 °C raggiunti il 9 giugno nello stesso luogo. Dopo un lungo periodo caratterizzato da valori decisamente superiori alla norma, che hanno condotto a una media di luglio di -59,7 °C (+7,0 °C sui riferimenti storici), nell’ultima settimana si è ricostituita l’inversione termica. Ed ecco la discesa che ha portato alla minima mensile:
3 agosto 18Z -67,8 °C
4 agosto 00Z -68,0 °C
4 agosto 06Z -69,7 °C
4 agosto 12Z -71,4 °C
4 agosto 18Z -73,4 °C
5 agosto 00Z -74,6 °C
5 agosto 06Z -77,5 °C
5 agosto 12Z -78,6 °C
5 agosto 18Z -78,7 °C
La regolarità della progressione mostra quanto sia efficace lo strato di inversione nella dispersione del calore: tant’è che, se nulla dovesse turbare la calma nell’area, sarebbe possibile abbattere la soglia dei -80 °C. Condizionale d’obbligo però, poiché la pressione in aumento (620 hPa alle 0000 UTC del 4 agosto; 624 hPa alle 1800 UTC del 5 agosto) non depone a favore d’una persistenza delle condizioni meteorologiche. Per dovere di cronaca, va aggiunto che l’ultima volta in cui è stato oltrepassato il limite fu il 27 agosto 2008 con -84,1 °C.
Per quanto riguarda le altre regioni del Plateau Antartico, il 5 agosto (0900 UTC) si sono toccati i -71,5 °C alla base italo francese Concordia e i -74,7 °C alla stazione automatica australiana di Dome Argus (1800 UTC; qui il record stagionale risale al 20 aprile con -76,6 °C).