Avevamo già accennato il fatto che mari troppo caldi forniscono un surplus di energia quando ci sono irruzione fredde dalle alte alle medie latitudini: la temperatura superficiale del mare, quindi, è UNO dei fattori (non l’unico!) che può favorire meteo severo.
Nell’immagine 1 vengono mostrate le anomalie superficiali di tutti i bacini d’acqua del mondo: nel Mediterraneo l’anomalia è stata parzialmente riassorbita, mente, dando uno sguardo altrove, si vedono le vastissime anomalie dell’Oceano Pacifico settentrionale e in generale dei mari chiusi.
Il Mar Nero e il Mar Caspio, infatti, risentono delle continue anomalie atmosferiche, con vasti anticicloni posizionati sui Balcani.
Ricordiamo che un mare troppo caldo è capace di far sviluppare celle temporalesche in aree e periodi dell’anno inusuali, come è successo lo scorso 29 ottobre: nella seconda immagine si vede la grandissima quantità di fulmini caduti attorno all’Italia, fenomeno decisamente eccezionale e inconsueto, sia per vastità, sia per calendario, a dimostrazione del fatto che troppa energia termica può originare meteo severo.
Anomalie termiche superficiali di tutte le acque del Pianeta; fonte Climate Reanalyzer
Impressionante quantità di fulmini caduti il giorno 29 ottobre (oltre 320.000 secondo Blitzortung), sintomo di accesi contrasti termici tra acque e atmosfera.